Clinica riconvertita nel reggino dona attrezzature a centri Madagascar

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Cinquefrondi (Reggio Calabria) - A due anni dalla riconversione in riabilitazione intensiva e lungodegenza dei reparti di Ostetricia-Ginecologia e Neonatologia della casa di cura "Villa Elisa" di Cinquefrondi e dopo la ricognizione del materiale di arredo e apparecchiature elettromedicali delle sale operatorie, sale parto, neonatologia e camere di degenza, è partito un tir diretto al porto di Napoli per il successivo imbarco verso il Madagascar, in Africa sud-orientale. Con il materiale donato verranno allestite due cliniche per le partorienti e i neonati malnutriti dedicate alla dottoressa Fortunata Megale, medico pediatra e fondatrice della casa di cura Villa Elisa insieme al marito Giuseppe Depino. A tre anni dalla sua scomparsa, le figlie, le dottoresse Rosa, Angela ed Elisa, insieme alla Onlus Missioni Estere Redentoriste e alle Suore Geradine di San Gerardo Maiella di Sant'Antonio Abate (Napoli), protettore delle partorienti, "vogliono continuare l'attività della clinica che è stata il fulcro del lavoro per oltre 40 anni - è scritto in una nota - e, grazie a questa donazione, mettere al servizio, insieme ai loro collaboratori, le conoscenze acquisite per installare e avviare una piccola Villa Elisa". Il Madagascar, prosegue la nota, è la quarta più grande isola del mondo con elevato indice di mortalità durante il parto e scarsa assistenza ai neonati. La spedizione comprende tre tavoli parto, due tavoli operatori, una sterilizzatrice, tra lampade scialitiche, cestelli e attrezzatura di sala operatoria, lettini visita ostetrici, cardiotocografi e monitor fetale, l'allestimento per 12 posti letto di degenza, sette incubatrici, venti culle neonatali, lampade di fototerapia, bilirubinometro e centrifuga, mastosuttore, due lettini di rianimazione neonatale, un ventilatore polmonare, un'incubatrice da trasporto, corredo e presìdi per neonati, arredi e attrezzatura varia. Il materiale servirà, in parte, per allestire una Clinica di maternità costruita l'anno scorso nel villaggio di Ambodipont, diretta dalle suore Gerardine e in parte per la Clinica di nuova realizzazione a Vohemar diretta dai Missionari Redentoristi, entrambe ubicate in zone molto povere del Madagascar. 

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