Comitati incontrano commissario Scura su ospedali Lamezia e Soveria: “Primo dialogo ma servono risposte concrete”

SANITA-19-MARZO-SCURA-1.jpg

Catanzaro – L’incontro richiesto più volte dai comitati sanità con il commissario ad acta Massimo Scura si è finalmente tenuto oggi alla Cittadella regionale, per sollecitare, al più presto interventi volti al potenziamento dell’ospedale lametino ma anche di quello a Soveria. Il comitato 19 marzo è stato infatti ricevuto insieme al Comitato pro ospedale del Reventino di Soveria Mannelli. All’incontro è stato  presente il direttore generale dell’ASP di Catanzaro Giuseppe Perri e il deputato lametino Giuseppe D’Ippolito.

Dopo l’apertura del dialogo da parte dell’onorevole D’Ippolito – affermano dal comitato 19 marzo - teso a riconoscere il limitato ambito di operatività della Regione nel settore commissariato, nonché ad auspicare poi una riorganizzazione e gestione della Sanità più incentrata sul modello previsto dalla proposta di Legge regionale di iniziativa popolare targata 5 stelle del 2016, il Commissario ha risposto, auspicandolo, che, seppure la Regione non possa effettivamente agire ad esempio sul piano della riorganizzazione, potrebbe farlo però accollandosi determinati costi che stanno invece gravando sui conti da lui tenuti e che farebbero capo già all’Ente (si veda quota sociale delle R.S.A. e campo socio-assistenziale) e, relativamente alla riorganizzazione, che quanto proposto non sarebbe realizzabile per la disomogeneità fisica del territorio calabrese.

Molti invece – proseguono ancora - i dubbi, anche sui benefici che porterebbe al lametino, da parte del deputato in ordine all’unione tra il Mater Domini ed il Pugliese-Ciaccio (che non avrebbe comunque già il parere positivo in Consiglio regionale), fusione che invece il Commissario vede come uno dei progetti più importanti ed urgenti. Dal Commissario ad acta è stato poi evidenziato come dall’inizio del commissariamento in Calabria ad oggi i LEA (Livelli essenziali di assistenza) siano passati da un valore pari a 99 a 150 e che sono già prossimi gli interventi che permetteranno di aumentare ancora questo dato (si veda servizi screening, hospice, ecc..), utile anche al fine di riconsegnare le redini della Sanità alla politica”.

A prendere la parola poi Armando Cavaliere (FdI), il quale ha chiesto – date le affermazioni in tal senso da parte del Commissario Scura ed il Direttore Perri, “quali vantaggi potrebbe portare la fusione tra Mater Domini e Pugliese al Giovanni Paolo II. A questa domanda è stato risposto che sicuramente intanto si ridurrebbe il numero di servizi di emodinamica da due a uno (considerando solo quelle pubbliche), con la conseguenza che potrebbe parlarsi di una apertura su Lamezia di quello soppresso nel capoluogo.

Il Commissario Scura – riporta ancora il Comitato - non nasconde però che vedrebbe una apertura dell’emodinamica invece su Crotone. Soluzione commissariale ovviamente contestata per tutti i motivi che il Coordinamento fino ad oggi ha portato come punti di forza del Giovanni Paolo II”.

Oscar Branca poi ha consegnato una copia della Piattaforma di rivendicazione stilata dal Coordinamento e condivisa da tutti i Sindaci del comprensorio lametino, oltre che dal Direttore Perri, auspicando che “il Commissario la prenda nella giusta considerazione ed ha inteso chiedere chiarimenti sulla fomentata ed auspicata riapertura del reparto di Malattie infettive.

Il Commissario Scura, sulla base del fatto che il fenomeno della immigrazione sembra proprio essere calato, ha espressamente dichiarato che “una riapertura del reparto sembra ora essere purtroppo lontana. Non ci sembra che una riapertura del reparto possa basarsi comunque solo su un parametro di questo tipo. Relativamente all’apertura del reparto di Neurologia poi occorre che il Commissario autorizzi l’assunzione del personale da destinarvi. Francesco Curcio ha voluto infine sottolineare che serve una stabilizzazione dei precari, considerando il prossimo pensionamento di tantissimi operatori sanitari ed ospedalieri anche nel nosocomio. 

Per il Comitato del Reventino erano presenti il presidente e il vice presidente, rispettivamente Antonio Maida e Alessandro Sirianni. Dieci i punti nodali del documento consegnato a Scura e Perri. Su tutto i quindici pensionamenti in itinere, la chiusura del ticket di sabato, un day surgery esclusivo solo della chirurgia, servizi ambulatoriali insufficienti e un pronto soccorso monco di consulenze. A coglierne le ragiono soprattutto Giuseppe Perri, che in un articolato confronto – prosegue ancora la nota - non ha tirato la mano dietro condividendo le ragioni del Comitato. Così alla fine si è raccolto quanto seminato. Il personale in uscita verrà completamente sostituito, tanto che le unità previste in un prospetto aziendale arriverebbero addirittura a ventuno.

Arriveranno i due tecnici e un medico nel laboratorio analisi. Così come il reparto di medicina potrà avvalersi di cinque infermieri e passare ai 20 posti, 14 ordinari e 6 di lungodegenza. Risolto anche il nodo dell’ufficio ticket attraverso l’autorizzazione volontaria per un ex dipendente che ne consentirà la fruizione anche il sabato, quindi con la riapertura per quel giorno del laboratorio analisi. Si amplierà l’offerta del day surgery, alla chirurgia si affiancheranno urologia e oculistica, non escludendo eventuali altre discipline.

Nuove di zecca due ambulanze quattro per quattro già acquistate per l’emergenza. Si lavora inoltre per consentire l’ambulatorio di ortopedia due volte a settimana, così come per la gastroenterologia. Perri, comunque ha dato piena disponibilità per nuovi e produttivi incontri, prima che lo stesso finisca il suo mandato giunto quasi al capolinea. I due comitati continueranno nei loro sforzi e si mostrano contenti di constatare come finalmente tra due sodalizi rappresentativi di due realtà molto vicine sia nato un rapporto imprescindibile che continuerà su questa prospettiva. L’incontro insomma è stato soprattutto utile (e non è poco) a tracciare l’apertura di un dialogo – hanno concluso - tra il Commissario Scura e le parti oggi presenti, che aspettano risposte più concrete e fatti per i loro territori". 

© RIPRODUZIONE RISERVATA