Comitato Pro Ospedale Reventino: Buoni i propositi direzione sanitaria ma ennesima estate senza servizi essenziali

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Soveria Mannelli – Pubblichiamo la nota del Comitato Pro Ospedale del Reventino, a firma dle presidente Antonio Maida, che scrive dopo essersi confrontato con il sindaco di Soveria Mannelli, Leonardo Sirianni, a seguito della visita del Direttore dell'Asp di Catanzaro Giuseppe Perri. “E’ ormai prassi consolidata – scrive il presidente Maida - la condivisione ed il confronto del Comitato con la Giunta Comunale sulle reciproche iniziative in merito alla difesa e tutela delle funzioni ospedaliere e sanitarie del territorio”.

“Purtroppo – aggiunge - dobbiamo ancora una volta constatare che, sebbene la direzione sanitaria sia sicuramente animata da buoni propositi, la realtà che si delinea è irridente di tutti gli sforzi che si fanno per garantire una decente ed accettabile situazione. Faremo, predisporremo, vedremo di rispettare, - prosegue - tutti verbi di circostanza che ci vengono riproposti con sistematica cadenza ma pensiamo anche con un grande senso di frustrazione da chi è costretto a pronunciarli. Per l'ennesima estate siamo rimasti senza servizi essenziali, quali ad esempio quello delle vaccinazioni, senza il radiologo in sede con diversi problemi evidenziati dalla telemedicina, addirittura quest'anno abbiamo sperimentato la reperibilità pomeridiana del tecnico di radiologia e ci chiediamo da più parti cosa altro sarebbe accaduto senza il controllo sistematico posto in essere dal Comitato?”.

“Siamo ormai certi – sottolinea - che soluzioni durature ed affidabili a livello regionale non arriveranno mai, non per niente, con importanti sacrifici personali, abbiamo appena sposato una battaglia di rivendicazione a livello nazionale, certi che solo attraverso il riconoscimento da parte del governo centrale delle legittime richieste provenienti dai Comitati delle zone disagiate d'Italia potrà conformarsi una struttura ospedaliera che rispetti dei canoni ed assicuri, forte del proprio status, continuità nei servizi. Fino ad allora – conclude - affidiamoci al buon senso di chi può e deve fare qualcosa per la tutela della nostra incolumità”.

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