Conclusa la XIV edizione di “Vicoli e Gusti” a Curinga

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Curinga - L’Associazione “Per Curinga”presieduta da Vincenzo Denisi, “ha celebrato con successo la 14° edizione di “Vicoli e Gusti”. Una vera e propria passeggiata enogastronomica “carrieri carrieri”, che, partendo dall’antico Palazzo Serrao, ha trasportato lentamente un fiume di persone, in un percorso di sapori, nel bellissimo centro storico di Curinga illuminato dalla luna estiva e inebriato dai profumi di pietanze antiche, alla ricerca di percezioni culinarie e di gusti perduti che sono state recuperate in questi luoghi, con tappe in luoghi antichi “ ‘a chjani de menzalora, ‘a rughella, ‘a impetrata, ‘a petachjana e a piazza Immacolata ‘u passu” è quanto scritto in una nota. 

“Davvero tanta gente per le strette stradine del bellissimo borgo di Curinga – aggiungono -  tutti con il calice da degustazione appeso al collo a scendere e salire, nei stretti vicoli del centro storico, lungo le ripide scalinate, per i quartieri più antichi del paese dalle sette chiese, alla scoperta degli stand con gli antichi sapori del luogo, le melanzane, le zucchine, i crostini piccanti di pane, le nacatole, le braciole di melanzana, il formaggio pecorino, il pane di casa e i curujcchi, i fagioli con i peperoni fritti, i dolci di tutti i tipi, gli antichi rosoli fatti in casa con le noci, il limoncello e gli altri frutti, sapori e gusti genuini che si sono incontrati, continuamente, con un robusto vino rosso del luogo. Tanta gente dicevamo, molti turisti, gli abitanti del luogo, i visitatori arrivati fin qui per l’evento, i tantissimi emigrati curinghesi rientrati per le vacanze estive”. 

“L’occasione del poter assaporare i prodotti tipici locali ha portato la gente anche a poter effettuare itinerari conosciuti solo alla gente del posto, scorci paesaggistici davvero suggestivi, antiche case nobiliari, nicchie votive dedicate ai santi, vecchie case dove, dalle porte e dalle finestre aperte, si potevano scorgere telai, attrezzi di lavoro e mille altri oggetti di uso comune, del quotidiano e della festa, scomparsi altrove -proseguono -  nei vicoli di Curinga un vociare continuo fino a tarda notte con parlate di lingue lontane, di argentini, americani, francesi e canadesi, inglesi e tedeschi”. 

“Una bellissima esperienza gastronomica e culturale voluta dai soci e gli amici dell’Associazione Per Curinga, tra le sonorità ed i ritmi di un gruppo di musicanti popolari, l’Agricol Tharant Band, di Curinga che hanno animato i percorsi tra i vicoli per tutto il tempo dell’evento – concludono - alla fine, la visione straordinaria della chiesa scrigno dedicata alla Madonna Immacolata, una chiesa aperta e fortemente illuminata nel suo interno, che ha richiamato i tanti presenti prima della distribuzione del tanto atteso calendario 2020 dell’Associazione, in dialetto curinghese e dedicato quest’anno, nella sua venticinquesima edizione, alle diverse fasi della lavorazione tradizionale del lino a Curinga”.    

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