Conflenti ha la sua ‘copia processionale’ della statua della Madonna della Quercia di Visora

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Conflenti - È stata presentata ai fedeli la ‘copia processionale’ della statua della Madonna della Quercia di Visora di Conflenti. L’opera è frutto di mesi e mesi di lavoro dell’artista Vittorio Pinto di San Calogero che ha studiato la scultura originale “chiuso nella sacrestia mentre la Madonna mi faceva da modella ho realizzato questa statua, in resina, solo guadandola, senza toccarla” ha detto in Chiesa in occasione della scopertura della nuova statua. A dipingerla è stato, invece, il professor Badolato. 

A spiegare le ragioni della scelta di creare una copia della statua, è il parroco don Adamo Castagnaro. Questo lavoro si è così reso necessario dal momento che la statua originale, essendo un’opera d’arte catalogata presso la Sovraintendenza, è soggetta a vincoli dello Stato. Non può quindi essere trasportata e neppure portata in processione e, per evitare che si interrompesse una tradizione fortemente sentita, non solo nel paesino del Reventino, ma anche in tutto il circondario, don Adamo ha così pensato di realizzarne una copia.

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Oggi, inoltre, è iniziata la novena che culminerà con i festeggiamenti in onore della Madonna della Quercia di Visora nell’ultimo weekend del mese, sabato 25 e domenica 26 agosto quando per la prima volta sarà portata in processione la nuova statua mentre l’altra potrà essere venerata nel suo Santuario.

Don Adamo ha ricordato il costo dell’opera, 9mila euro. Un lavoro necessario che all’inizio sembrava più facile. Tante quindi le difficoltà che l’artista ha dovuto affrontare data la perfezione e le caratteristiche dell’originale. “Accettando questa sfida ho messo alla prova me stesso” ha detto contento del risultato. La nuova statua presenta dei decori in foglia d’oro molto brillanti che durante la processione di domenica potranno essere notati. “Per me non è una copia ma è un opera a sé” ha detto Tonino Villella una delle persone che ha supportato il lavoro in questi mesi. Ammirandola sicuramente sono tanti i particolari e le differenze dall’originale ma, come ha sottolineato don Roberto Tomaino nel suo intervento, abituarsi per i fedeli sarà difficile ma le statue sono dei segni materiali ma non bisogna mai dimenticare che rappresentano la Madonna una volta benedette. Così come la Madonna di Fatima che ha diverse copie pellegrine anche quella di Conflenti avrà la sua ‘copia processionale’.

R.V.

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