Coro unanime dalla Calabria: “Mettete in sicurezza i nostri ponti”

ponte-crollato-ferrovia-ok-08162018-194846.jpgPonte crollato a Marcellinara nel novembre 2011

Catanzaro – Quattro Viadotti, Fiume Mesima A2 tra Rosarno e Mileto (pericolanti e sotto sequestro),variante 106 tratto A, ponte Morandi a Catanzaro, viadotto Cannavino a Celico, ponte Petrace tra statale 18 tra Gioia Tauro e Palmi. Sono questi i ponti segnalati dal Codacons dopo la tragedia che ha colpito Genova con il crollo del Ponte Morandi. “Bloccare per 30 giorni il transito di mezzi pesanti sui viadotti a rischio della Calabria per provvedere ad effettuare verifiche congiunte di sicurezza da parte di Genio militare e gestori delle arterie” chiedono Codacons.

"All'indomani della tragedia accaduta a Genova - è scritto in una nota -il Codacons concentra la sua attenzione sullo stato delle infrastrutture sul territorio, e con riferimento alla Calabria indica appunto una seria di manufatti che necessiterebbero di verifiche e indagine per accertarne il livello di sicurezza

L'associazione chiede il blocco dei mezzi pesanti su queste infrastrutture così da dare modo ai tecnici di provvedere alle necessarie verifiche sullo stato e la sicurezza della struttura. E con l'impiego del genio militare, non di privati, per realizzare a stretto giro le verifiche necessarie insieme ai gestori, così da minimizzare l'impatto sul traffico".  

Adiconsum: “Mettere in sicurezza opere presenti in Calabria e realizzarne delle nuove”

Quella dello stato dei ponti calabresi è una preoccupazione anche per Adiconsum che segnala: “E' noto a tutti che la Calabria - conclude Gigliotti - da un punto vista morfologico presenti peculiarita' e caratteristiche geografiche molto particolari che unite al rischio sismico e idrogeologico rendono assolutamente imprescindibile mettere in sicurezza le opere presenti e allo stesso tempo realizzare strutture nuove che rispettino vincoli ambientali, gli studi geologici, la qualita' dei materiali e soprattutto siano sicure".

Sindaco di  Crotone: “Conoscere lo stato delle infrastrutture”

Il sindaco di Crotone Ugo Pugliese ha invece inviato una nota all'Area Compartimentale della Calabria dell'Anas e, per conoscenza, al presidente della Regione Mario Oliverio in merito alla sicurezza di ponti e viadotti nel crotonese. Lo riferisce una nota del Comune di Crotone.

"Facendo seguito - è scritto nella lettera - alle recentissime drammatiche vicende che hanno interessato il Viadotto 'Morandi' di Genova e alle preoccupazioni che pure tale evento ha prodotto anche tra le nostre popolazioni, al fine di dare opportune informazioni e rassicurazioni alla popolazione interessata ed anche evitare infondati allarmismi, si chiede di conoscere lo stato di sicurezza relativo alle seguenti strutture stradali in territorio crotonese: cavalcavia in prossimità dell'ingresso nord alla città di Crotone (caratterizzato da un evidente avvallamento, sin dalla ricostruzione a seguito degli eventi alluvionali del 1996) e cavalcavia su Strada statale 106, in prossimità della Contrada Bucchi (fiume Neto)".

"Per ultimo, pur non essendo interessati territorialmente, ma facendoci tramite delle numerosissime sollecitazioni pervenute da parte dei nostri cittadini che percorrono quotidianamente quella tratta - conlude la lettera di Pugliese ai vertici Anas della Calabria - si chiedono notizie in merito alla situazione del Ponte di Celico".

Corbelli: “Interventi per il ponte di San Fili”

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, chiede all'Anas se "ritiene, ancora oggi, il ponte di San Fili, il viadotto Emoli 1, sulla statale 107, lungo 356 metri, alto un centinaio di metri, in condizioni di sicurezza e non invece, come ritengono, a giusta ragione, tutti gli automobilisti che vi transitano, fortemente a rischio, un vero e proprio incubo, come e forse piu' del ponte Cannavino di Celico. Ritengo il ponte di San Fili particolarmente pericoloso, forse, in assoluto, uno dei piu' a rischio d'Italia per evidenti ragioni”.

Tragedia sfiorata nel 2011 a Marcellinara dopo il passaggio del treno Lamezia-Catanzaro Lido

Ma una tragedia in Calabria fu sfiorata nel 2011 quando nel novembre 2011 si verificò ilcrollo del ponte di Marcellinara, sulla linea ferroviaria Catanzaro-Lamezia, avvenuto dopo il passaggio di un treno deragliato a distanza di pochi metri.

L'incidente avvenne durante un violento nubifragio che causò numerosi danni nella zona di Catanzaro. Nel marzo del 2010 il settore Lavori pubblici della Provincia di Catanzaro aveva segnalato un rischio dovuto all'erosione del fondo su cui erano stati innestati i piloni del ponte. Nel deragliamento rimasero contusi alcuni dei 21 passeggeri che erano a bordo del treno.

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Il Ponte sul Savuto danneggiato dall'alluvione del 2006

In fase di completamento e ricostruzione ancora, anche il ponte sul fiume Savuto. L’infrastruttura è stata prima danneggiata dall’alluvione del 2006 e quindi trascinata e poi valle dall’impeto della piena nel 2008.

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