Coronavirus, l'impegno della Croce Rossa lametina e dei volontari: pasti, farmaci e distribuzione di mascherine

croce-rossa-italiana.jpg

Lamezia Terme -  “Riceviamo tantissime chiamate e interveniamo in casi di necessità che si manifestano in questi giorni sempre più numerosi". Simone Marsico, vicario delegato all'emergenza della Croce rossa italiana di Lamezia Terme, è impegnato in prima persona con altri volontari come lui, nel fronteggiare l'emergenza Coronavirus che in città presenta diversi casi positivi e oltre settanta quarantene tra volontarie e obbligatorie.

In cosa consiste il vostro servizio?

"Fino al 5 febbraio siamo stati impegnati in aeroporto sotto la direzione del Dipartimento della Protezione civile. Poi i voli si sono notevolmente ridotti e adesso affrontiamo l'emergenza sul territorio comunale e non solo. Noi facciamo servizio di pronto spesa e distribuzione farmaci. Lavoriamo in collaborazione con altre Associazioni di volontariato come il Ser, Servizio emergenza radio, l'Associazione San Nicola e la Malgrado Tutto per quanto riguarda la distribuzione delle mascherine che avviene attraverso il Comune e grazie ad alcune aziende che le forniscono".

Che tipo di utenza servite?

"Si tratta di molti anziani soli e di famiglie disagiate; in questo collaboriamo  anche con i Servizi sociali. In molti casi ci chiamano le farmacie così si evita di fare uscire chi ha bisogno di medicine. Tra l'altro c'è la ricetta elettronica col codice. Abbiamo accordi con AssoFarma, Federfarma e anche con gli stessi medici di base. La nostra è un’utenza molto vasta che interessa oltre al territorio di Lamezia anche alcuni comuni dell'hinterland come Gizzeria, San Mango, Decollatura, Curinga, Pianopoli, Feroleto. A parte gli anziani e le famiglie disagiate, facciamo servizio anche presso le abitazioni di persone positive al Covid-19 e di quanti sono sottoposti a quarantena".

Il vostro slogan è “Un’Italia che aiuta”. Che idea vi state facendo?

"Stiamo toccando con mano situazioni davvero difficili. C'è bisogno di molto aiuto e la gente però deve comprendere che bisogna rispettare le ordinanze. Vediamo, per esempio, tante persone in fila ai supermercati. Forse ancora non hanno compreso che possono avere la spesa a casa, le medicine, basta una semplice telefonata. Siamo in un momento davvero particolare e c'è bisogno di grande responsabilità da parte di tutti".

 Antonio Cannone

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA