Corte dei Conti: documentazione incompleta dal Comune di Lamezia per revisione partecipate

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Catanzaro - I Comuni di Reggio Calabria e Crotone non hanno adempiuto all'obbligo di comunicare alla Corte dei Conti l'avvenuta "revisione straordinaria" delle partecipazioni, mentre il Comune di Catanzaro e quello di Lamezia Terme non hanno fornito la documentazione completa alla magistratura contale. Lo ha accertato la sezione di controllo della Corte dei Conti all'esito dell'istruttoria sull'osservanza da parte degli enti locali calabresi dell'articolo 24 del testo unico sulle società a partecipazione pubblica: la norma in particolare dispone che "entro il 30 settembre 2017" ogni amministrazione pubblica doveva effettuare "la ricognizione di tutte le partecipazioni possedute alla data di entrata in vigore del Tue, individuando quelle che devono essere alienate", prevedendo poi che "l'esito della ricognizione, anche in caso negativo, deve essere comunicato alle competenti sezioni di controllo della Corte dei Conti".

Nel complesso, secondo quanto emerge da cinque delibere adottate a fine gennaio dalla Corte dei Conti, in Calabria i Comuni inadempienti all'obbligo di comunicazione sono stati 88, dei quali 17 in provincia di Catanzaro, 28 in provincia di Cosenza, 10 in provincia di Crotone, 22 in provincia di Reggio Calabria e 11 in provincia di Vibo Valentia: tra i Comuni capoluogo in questo elenco rientrano Reggio Calabria e Crotone. La magistratura contabile ha poi censito altri 124 Comuni calabresi che, nel comunicare l'esito della revisione delle partecipazioni, hanno però evidenziato "alcune carenze informative" e quindi un "non pieno assolvimento" dell'obbligo di legge, come Catanzaro e Lamezia Terme. 

Al termine degli accertamenti la Corte dei Conti ha stabilito che "il sindaco e il presidente del Consiglio degli enti per i quali è stato accertato l'inadempimento degli obblighi informativi provvedano ad assicurare le comunicazioni richieste, sinora non soddisfatte, con l'avvertimento che la mancata adozione di idonee iniziative potrà essere valutata" anche ai fini dell'adozione di misure sanzionatorie, mentre per i Comuni parzialmente adempienti si richiede la rapida trasmissione della documentazione mancante. 

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