Covid, la Calabria resta ancora in zona arancione

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Roma - Resta in zona arancione la Calabria dopo la riunione della cabina di regia. Dai dati la situazione sembra migliorare ma non sufficientemente per un allentamento delle misure restrittive. Il ministro della Salute Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di regia, ha, infatti, firmato nuove ordinanze che andranno in vigore a partire dal 3 maggio. È in area rossa la regione Valle D’Aosta. Sono in area arancione le regioni Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna (che lascia quindi il rosso). Tutte le altre regioni e province autonome sono in area gialla. La Calabria resterà anche nella prossima settimana, quindi, in zona arancione.

Iss: variante inglese al 91,6% e brasiliana al 4,5% in Italia

Inoltre, secondo i dati dell'ultima indagine, in Italia la 'variante inglese' è pari al 91,6% dei casi, mentre quella 'brasiliana' riguarda il 4,5% dei casi. Lo evidenzia la nuova indagine rapida condotta dall'Iss e dal Ministero della Salute. Al 15 aprile scorso la prevalenza della 'variante inglese' (B.1.1.7) del virus Sars-CoV-2 era dunque del 91,6%, in crescita rispetto all'86,7% del 18 marzo, con valori oscillanti tra le singole regioni tra il 77,8% e il 100%. Per quella 'brasiliana' (P.1) la prevalenza era del 4,5% (0%-18,3%, mentre era il 4,0% nella scorsa survey del 18 marzo). L'indagine, spiega l'Iss, "integra le attività di monitoraggio di routine, e non contiene quindi tutti i casi di varianti rilevate ma solo quelle relative alla giornata presa in considerazione". Per l'indagine è stato chiesto ai laboratori delle Regioni e Province autonome di selezionare dei sottocampioni di casi positivi e di sequenziare il genoma del virus, secondo le modalità descritte nella circolare del ministero della Salute dello scorso 15 aprile. Il campione richiesto è stato scelto dalle Regioni/PPAA in maniera casuale fra i campioni positivi garantendo una certa rappresentatività geografica e se possibile per fasce di età diverse. In totale, hanno partecipato all'indagine le 21 Regioni/PPAA e complessivamente 113 laboratori.

 

 

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