Covid, Spirlì: "Calabria in zona arancione da lunedì ma non abbassiamo la guardia"

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Catanzaro - "Ho appena finito di parlare col Ministro della Salute, Roberto Speranza, il quale mi ha informato, come da prassi, che a partire da lunedì 12 pv la Calabria torna in Zona Arancione" lo scrive su Facebook il presidente f.f. della Regione Calabria Nino Spirlì. 

"Il comportamento della nostra Gente, il rispetto delle norme, l’aiuto delle FFOO e di tutti gli addetti alla Sicurezza, quel senso di responsabilità che abbiamo, via via, accresciuto, hanno prodotto un importante risultato. Ciononostante, abbiamo consegnato al virus tante Persone Care. Troppe. E continuiamo ad essere troppo esposti agli assalti del COVID. Sono convinto - aggiunge - che per i nostri Imprenditori, Commercianti, Artigiani, e non solo per Loro, sarà un nuovo timido inizio, che deve essere accompagnato da giusti risarcimenti che abbiamo ed ho personalmente chiesto al Governo. Ma non dobbiamo abbassare la guardia. E non dobbiamo sentirci completamente al sicuro: lo saremo solo se continueremo a tutelarci l’un l’altro solidalmente".

"La nostra Regione - afferma Spirlì - ha delle difficoltà ultratrentennali, note e mai risolte, nel campo della Sanità. Chi oggi da lezione, ieri ha taciuto. Un silenzio assordante, mentre i ladri rubavano e mentre i conti non tornavano. Tanti chiedono conto a chi è al timone in questo tempo nemico, sapendo che il timone, loro, lo avevano consegnato ai pirati. Ma, tant’è! Questo è il gioco delle parti. La cosa importante, al di là delle volgarità e delle nequizie di puro carattere pre elettorale, è arrivare insieme ad un porto sicuro. E lo faremo. Questo, dovevo".

Le regole della zona arancione

Gli spostamenti fuori regione o verso un altro comune devono essere motivati sempre da comprovate esigenze lavorative, motivi di salute e altre situazioni di necessità. Resta consentito il rientro presso la residenza, domicilio, abitazione e seconda casa (anche fuori regione, salvo provvedimenti restrittivi regionali). All'interno del proprio comune  resta in vigore anche il cosiddetto “coprifuoco”, dalle 22 alle 5. Con la zona arancione, scatta la didattica in presenza integrale per la seconda e la terza media. Per le superiori si va dal minimo di 50 al massimo del 75%.

Ristoranti, pizzerie, pasticcerie e altre attività di ristorazione non potranno servire ai tavoli ma si limitano alla consegna a domicilio e all'asporto. In quest'ultimo caso è consentito fino alle 22. Fino alle 18 per i bar senza cucina. Molti dei negozi che erano stati costretti a chiudere in zona rossa, in arancione potranno riaprire. In particolare, quelli di abbigliamento così come parrucchieri e centri estetici (per i servizi alla persona). Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, lavanderie e tintorie, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie. Restano comunque chiusi cinema, teatri, sale bingo e centri scommesse.

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