Crisi del grano, CIA annuncia importanti iniziative

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Lamezia Terme – “Il grano duro, con appena 35 milioni di tonnellate di produzione, rappresenta una percentuale dell’1,5% della produzione mondiale di cereali e la sua coltivazione è delimitata a poche regioni nel mondo con l’80% della produzione concentrata tra Nord America e bacino del Mediterraneo. L’Italia è di gran lunga il primo paese produttore di grano duro in Europa e si contende con il Canada su base annuale il primato mondiale”. E’ quanto afferma in una nota la CIA, confederazione italiana agricoltori che annuncia importanti iniziative anche in vista di una mobilitazione nazionale annunciata per rivendicare il giusto valore del prodotto Made in Italy.

“In molte zone d’Italia – aggiunge - il grano duro non ha alternative colturali e la sua coltivazione contribuisce in maniera importante al miglioramento economico e sociale di vaste aree rurali, con un ruolo importante anche per politiche ambientali, valorizzazione del paesaggio e difesa idrogeologica del territorio. L’annata agraria appena conclusa con rese ottime in molte zone dell’Italia porta la produzione a livelli importanti e supera i 9 milioni di tonnellate, cui si aggiungono inopportune importazioni mirate ad un chiaro scopo speculativo”.

“La situazione di mercato, - continua - partita da una chiusura difficile della campagna precedente è ulteriormente peggiorata al punto che le borse merci sono in difficoltà perfino a comunicare le quotazioni. In tale situazione in Calabria, Puglia, Emilia Romagna, Piemonte, Sicilia, passando per il Molise, La Basilicata, le Marche, la Toscana, si stanno organizzando – conclude - iniziative e mobilitazioni di produttori agricoli che meritano ascolto e rispetto”.

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