Derby a porte chiuse a Lamezia, Alecci: "Accesso alla stampa e streaming per i tifosi"

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Lamezia Terme – “ll derby di sabato tra Vigor Lamezia 1919 e Sambiase si disputerà come deciso a porte chiuse ma l’accesso alla stampa e la diretta streaming saranno concesse come nelle passate occasioni”. Così commenta il commissario prefettizio del Comune Francesco Alecci a il Lametino.it dopo l’esito della riunione tenuta in via Perugini che ancora una volta ha tolto le speranze ai tanti tifosi che volevano finalmente assistere di persona alla gara. Ai già noti problemi legati all’iter relativo all’accatastamento si è infatti aggiunta la scadenza del certificato di collaudo statico della durata di dieci anni dei settori tribuna, gradinata e curva sud.  E’ stato quindi fatto un tentativo volto a chiedere l’apertura al pubblico del solo settore di curva nord, essendo, stato collaudato nel 2010. “Nella riunione di oggi – spiega ancora il Commissario Alecci – c’era l’aspettativa che almeno in 900 tifosi potessero partecipare alla partita dalla curva nord. L’ultimo ad intervenire è stato però il rappresentante del commissariato di pubblica sicurezza, il quale, inaspettatamente per me, si è espresso in termini negativi”.

Alecci però rassicura che la stampa sarà autorizzata ad entrare, come sarà concessa la visione in streaming proprio per i tifosi che ormai da tempo sono impossibilitati a seguire le proprie squadre. “La Lega Nazionale dilettanti – aggiunge ancora – nella persona del suo presidente Mirarchi, sta già scrivendo una lettera per chiedere al Comune l’autorizzazione a far entrare gli operatori televisivi. La mia risposta sarà senza dubbio positiva, come per tutti gli altri organi di informazione, perché gli stessi non costituiscono pubblico e non farli entrare sarebbe contrario alle norme in vigore. Le autorizzazioni per utilizzare tutti e tre gli stadi a porte chiuse – conclude infine – è fino al 19 novembre, poi vedremo cosa avremo raccolto. Finirà che, o si potrà definitivamente utilizzare gli stadi o la prorogheremo di qualche altro giorno finchè non li potremo riaprire tutti al pubblico”.

A.R.

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