Dietro il volo di un canadair, a Lamezia l'unico polo formativo dei vigili del fuoco: "Un'eccellenza per la Calabria" - VIDEO

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Lamezia Terme - Durante il corso dell’estate li abbiamo visti passare a bassa quota sulle nostre teste decine e decine di volte: sono i Canadair, velivoli ad ala fissa dotati di grandi serbatoi che si riempiono di acqua (circa 6200 litri) posandosi sulla superficie del mare. Una salvezza che arriva dal cielo contro gli incendi. In tre mesi hanno lottato instancabilmente contro i quasi ottomila incendi che hanno interessato il territorio calabrese e che hanno mandato in fumo parecchi chilometri quadrati cercando di spegnere le fiamme in tempi rapidi a difesa dell’ambiente. A Lamezia, in località Bagni di Caronte, ormai da diversi anni vi è il Polo Didattico, l’unico in Italia ad essere utilizzato dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco per l'addestramento con i velivoli Canadair e che, insieme all’unico poligono di addestramento in Europa allo sgancio dei mezzi aerei, fanno di questa base un’eccellenza tutta lametina. Una vetrina per l’intera regione dove, ogni mese, approdano da tutta Italia e, dal 2016 anche dall’Europa, diversi vigili del fuoco per apprendere le tecniche, formarsi e addestrarsi. Una vera e propria scuola che abbiamo avuto modo di visitare proprio durante un’esercitazione assistendo allo sgancio dei canadair scoprendo il lavoro e l’organizzazione che sussiste dietro quel volo e dietro quel bagno d’acqua che arriva all’improvviso dal cielo che penetra nella nube di fumo sbalordendo e affascinando allo stesso tempo.

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È sempre più evidente, inoltre, come la formazione e la standardizzazione delle figure che operano nello scenario antincendio rappresentino un must per l'aumento della sicurezza delle operazioni. I piloti dei canadair, che fanno parte della società Babcock, sono sempre in contatto con i Dos dei vigili del fuoco che li istruisce su dove sganciare l’acqua. Questa sinergia fra i vigili del fuoco e la Babcock è fondamentale proprio per ricercare assieme metodologie e strumenti che migliorino la sicurezza e l'efficacia nelle operazioni antincendi boschivi. Nel 2016, ad esempio, presso il Polo Didattico di Lamezia Terme sono stati qualificati centinaia di Dos distribuiti in diversi corsi. Vigili del fuoco che provengono da varie regioni d’Italia e che ritornano nelle proprie regioni soddisfatti per l’organizzazione e la professionalità dell’insegnamento che il polo garantisce. Con il responsabile della scuola Dos nazionale, l’ingegner Luigi Ricci, abbiamo cercato di capire cosa c’è dietro il volo di un canadair, quali sono le attività e i progetti futuri del Polo Didattico di Lamezia Terme.

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A Lamezia Terme da qualche anno è stato costituito il primo e unico poligono di addestramento nazionale per la formazione dei DOS (direttori operazione spegnimento) da parte dei Vigili del Fuoco. Quali sono le attività che vengono svolte all’interno del polo didattico in località Bagni di Caronte?

“La struttura didattica dei vigili del fuoco per quanto riguarda la direzione regionale Calabria fa base nella struttura adiacente al distaccamento operativo di Lamezia Terme dei vigili del fuoco in località Bagni. In questa struttura da circa 20 anni vengono effettuati corsi di formazione, aggiornamento e di primo ingresso nei vigili del fuoco con provenienza anche da fuori regione. In particolare, dal 2009, questo polo è l’unico polo nazionale vvf che forma i Dos. I dos sono i direttori di operazioni di spegnimento, cioè coloro che dirigono le squadre a terra, gestiscono tutte le risorse umani e strumentali a disposizione oltreché la gestione dei mezzi aerei messi a loro disposizione. In particolare la concomitanza con una base canadair all’aeroporto di Lamezia, una delle tre basi canadair italiane: Genova-Ciampino-Lamezia, ha fatto sì che questa scuola unica nel suo genere e unica per il corpo nazionale dei vvf sia allocata in questa sede. Ed è qui che provenendo da tutte le regioni d’Italia i vigili del fuoco formano centinaia di direttori di operazioni di spegnimento che poi svolgono queste attività nelle proprie regioni e province di provenienza combattendo gli incendi che come quest’anno hanno messo a dura prova la difesa del patrimonio boschivo oltreché la difesa delle città e delle vite umane”.

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Come svolgono la loro attività i Dos e come si addestrano?

“In particolare in questo momento ci troviamo nell’aula di formazione al simulatore dove gli allievi del corso Dos svolgono la loro attività di addestramento per apprendere le tecniche di gestione di un incendio con mezzi aerei utilizzando la fraseologia aeronautica standard con l’ausilio del personale dell’aeronautica militare proveniente dall’aeroporto militare di Pratica di mare a Roma che si occupa normalmente della formazione dei controllori di volo degli aeroporti, sia civili che militari, facciamo in modo che il Dos acquisisca le tecniche radiofoniche di comunicazioni TBT (terra-bordo-terra) cioè da terra verso bordo dell’aereo e viceversa. Lo scenario è riprodotto sul simulatore tale e quale la realtà dello scenario di località Bagni per un raggio di dieci chilometri puntati sul polo didattico regionale e quindi l’allievo vede la realtà, in questo caso virtuale, che si traduce in realtà vera quando poi come alla fine del percorso avendo superato la prova al simulatore va a fare l’abilitazione pratica sul campo.

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A Lamezia, quindi, vi è anche il poligono di addestramento allo sgancio dei mezzi aerei.

“Anche qui, un’eccellenza delle eccellenze, la presenza dell’unico poligono di addestramento allo sgancio dei mezzi aerei, dove quindi i mezzi aerei possono sganciare in addestramento realmente l’acqua, pur non essendo in presenza di incendio, e questo poligono è l’unico in Italia, l’unico in Europa. Il poligono fa parte della struttura del polo didattico e se dobbiamo aggiungere un tassello all’eccellenza aggiungiamo che nel 2016 in questa sede sono state sviluppate due edizioni di corso Dos per colleghi europei il ché vuol dire che in queste aule sono venuti 80 rappresentanti di tutti i paesi d’Europa che hanno svolto la loro attività formativa alla stregua dei Dos dei vvf italiani adeguandosi agli standard dei vigili del fuoco italiani. Questo ci ha consentito di poter esplicare delle missioni all’estero, una delle quali è tornata ieri da Lisbona dove ci sono stati 30 morti per un incendio e da dove hanno operato due nostri canadair. Dico nostri perché la flotta dei canadair com’è facile vedere vedendoli passare a bassa quota, sono di proprietà del corpo nazionale dei vvf inoltre abbiamo acquisito anche la flotta ex corpo forestale dello stato che con il suo scioglimento avvenuto al 31dicembre 2016 ha passato le competenze antincendio boschive al corpo nazionale dei vvf. E, quindi, abbiamo anche quattro elicotteri Erickson s64, per intenderci quei grossi elicotteri a cui sembra che manchi qualcosa nel ventrale, è il modo migliore per identificarli. E che svolgono anche molte attività non solo antincendio boschive ma anche di trasporto di container e di mezzi aerei incidentati e quant’altro. È una flotta oggi tutta marcata flotta nazionale vvf e rappresenta la flotta nazionale che combatte gli incendi quando è necessario”.

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Venerdì abbiamo notato i canadair passare a bassa quota pur non essendoci incendi, si trattava di un corso?

“Di un corso addestrativo, la parte di abilitazione addestrativa del corso vvf destinato questa volta alle regioni Lombardia e Piemonte che ha visto sul poligono l’esercitazione, simulando la presenza di un fuoco, che non è stato acceso per non immettere altro CO2 in atmosfera perché questa estate già gli incendi hanno fatto il loro, ma non simulando però l’operazione del canadair che ha sganciato realmente acqua secondo le tecniche che realmente vengono utilizzate sull’incendio, e il Dos è stato giudicato e certificato anche sul campo dopo la prova sul simulatore. Questo comporta delle complicazioni rispetto al simulatore perché in realtà ci sono scenari complessi come il nostro e non a caso abbiamo scelto questo tipo di scenario e non un bosco che sarebbe stato più semplice da gestire perché i vigili spengono incendi anche in prossimità delle abitazioni, delle strade delle infrastrutture industriali, delle linee elettriche o di alta tensione e quindi tutte queste difficoltà il Dos deve riuscire a comunicarle all’equipaggio in volo, riuscire a gestirle a terra bloccando anche il traffico e, qui gli amici automobilisti avranno notato nella zona di Lamezia che periodicamente vengono fermati per pochi secondi per consentire lo sgancio in sicurezza del canadair, questo per garantire la loro sicurezza, per garantire la sicurezza globale delle operazioni antincendio avranno certamente da oggi più pazienza nell’attendere quei pochi secondi sapendo che tutto serve a migliorare la professionalità dei piloti e dei Dos e complessivamente la sicurezza del cittadino”.

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Sono in cantiere altri progetti?

“Il Ministero dell’Interno, da cui dipende il corpo nazionale dei vigili del fuoco, sta emanando un decreto con il quale istituisce l’unico polo formativo dei vigili del fuoco per la figura Dos presso il polo didattico regionale calabrese, sito in provincia di Catanzaro, a Lamezia Terme. Questo è un decreto a firma del Ministro che è già pronto e sta per essere emanato che prevede già una formazione media di dieci corsi all’anno nei prossimi 2018/2019, quindi 10 più 10 corsi per un totale di 200 Dos all’anno che vanno ad aggiungersi al migliaio, quasi, di Dos presenti sul territorio. I Dos dei vigili del fuoco operano dal 2009 e non da oggi e assicurano anche alla regione Calabria la gestione di interventi complessi dove ci siano squadre a terra, non solo dei vigili del fuoco ma anche di operai forestali, di aziende forestali di volontari, di squadre dei vvf e di mezzi aerei messi a loro disposizione. Quindi, quando si vede un aereo, quando si vede un elicottero, non visibile, forse, ma c’è un omino a terra che con grande professionalità gestisce queste risorse e le usa e le impiega per assicurare la rapida estinzione dell’incendio”.

Ramona Villella

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