Dossier statistico immigrazione 2016, la presentazione il 27 ottobre in prefettura a Catanzaro

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Catanzaro - Il 27 ottobre 2016 sarà presentato il Dossier Statistico Immigrazione, in contemporanea in tutti i Capoluoghi di Regione, in Calabria la prima presentazione sarà realizzata presso la Prefettura di Catanzaro (Sala Tricolore) alle ore 10:30, il Dossier Statistico Immigrazione 2016, realizzato dal Centro Studi e Ricerche IDOS in collaborazione con la redazione della rivista Confronti e con la rete dei redattori regionali del Dossier (il Capitolo inerente i dati sulla Calabria è stato redatto dalla Dottoressa Roberta Saladino) e di oltre un centinaio di autori. Anche quest’anno è stato fondamentale il supporto del Fondo Otto per Mille della Chiesa Valdese.

Alla fine del 2015 la popolazione straniera in Italia è rimasta pressoché invariata rispetto all’anno precedente: 5.026.153 residenti, con un aumento di appena 12mila unità. Si tratta, però, di una immobilità solo apparente. Nelle anagrafi comunali sono stati registrati 250mila cittadini stranieri in arrivo dall’estero (lo stesso numero dell’anno precedente), un livello equiparabile ai grandi flussi degli emigrati che lasciavano l’Italia negli anni ’60. Inoltre, nel 2015 sono stati 72mila i nuovi nati da genitori entrambi stranieri (circa un settimo di tutte le nascite registrate nel paese).

Nel periodo 2011-2065, secondo lo scenario più probabile ipotizzato nelle proiezioni demografiche curate dall’Istat, la dinamica naturale in Italia sarà negativa per 11,5 milioni (28,5 milioni di nascite e 40 milioni di decessi) e quella migratoria con l’estero sarà positiva per 12 milioni (17,9 milioni di ingressi e 5,9 milioni di uscite). Per la prima volta nel 2015, infatti, la popolazione complessiva residente nel paese è in calo di 150mila unità (gli italiani erano in calo già negli anni precedenti) e questa tendenza peggiorerà, trovando un parziale temperamento nei flussi dall’estero e nelle nascite che ne conseguono. L’Istat ha ipotizzato, a partire dal 2011, un livello iniziale di migrazioni nette con l’estero superiore alle 300mila unità annue (livello superiore agli ingressi attuali), per discendere sotto le 250mila unità annue dopo il 2020, pervenendo ad un livello di 175mila unità annue nel 2065. Quindi, si sta verificando quanto per l’Italia è stato ritenuto funzionale da un punto di vista demografico.

Il programma

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