"Falerna in cammino" su test drive-in: “Tamponi effettuati a dipendenti comunali e cittadini per circoscrivere trasmissione virus"

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Falerna – Dal direttivo del movimento politico “Falerna in cammino” intervengono dopo le dichiarazioni di “Fermare il declino” sull’iniziativa dei tamponi in modalità drive-in che si è tenuta domenica 29 sul lungomare di Falerna Marina. Secondo il movimento politico si è trattato di una “Speculazione politica di 'Fermare il Declino' sulla vicenda dei tamponi effettuati a Falerna domenica scorsa”. Secondo “Falerna in cammino”: “strumentalizzare politicamente una iniziativa messa in atto dal Commissario Prefettizio che mirava a circoscrivere la trasmissione del contagio da covid-19 sul nostro territorio, non è certo un’azione edificante. E poi perché, come se non bastasse, cavalcando la solita onda di populismo rabbioso, ormai sgamato da tutti, la ricostruzione dell’evento è zeppa di inesattezze, scritta con pressapochismo solo per generare confusione e indignazione tra la gente. Per riportare i fatti nel giusto alveo della verità citiamo la Determina N. 86 del 25.03.2021 dove il responsabile del servizio urbanistico per sottoporre al test tutti i dipendenti comunali ed una parte di popolazione esposta al virus incarica una società alla fornitura di 160 mezzi diagnostici per rilevare l'infezione da SARS-CoV-2, al costo di 8 euro cadauno, e non di 20 euro come erroneamente riportato. Fortunatamente i tamponi effettuati domenica mattina hanno dato esito negativo per tutti”.

Dallo screening effettuato sul lungomare in modalità drive-in, evidenziano: “nasce una sterile polemica di “Fermare il declino” contro la macchina organizzativa dell’iniziativa, che aveva visto partecipare medici di base, protezione civile, polizia locale, personale medico e infermieristico dell'Asp, adducendo finanche colpe a fantomatici ex amministratori che in stile anni 80 avrebbero promesso tamponi a scopo elettorale”. “Sarebbe bastato - aggiungono - leggere la Determina Comunale per accertarsi che il costo dei tamponi era di soli 8 euro; Sarebbe bastato chiedere agli operatori che eseguivano i tamponi per assicurarsi che i 160 test sono stati interamente effettuati a dipendenti comunali e cittadini residenti a Falerna; Sarebbe bastato informarsi dagli uffici comunali per sapere che il criterio di selezione dei cittadini da sottoporre al test teneva anzitutto conto di tutti quei soggetti venuti a stretto contatto con casi positivi. Infine, sarebbe bastato farsi ricevere dal Commissario Prefettizio e chiedere spiegazioni sulla procedura di acquisto e esecuzione anziché gettare nella gogna mediatica una comunità solidale e civile come quella falernese”.

Secondo il movimento politico, si è trattato di “una misera ricostruzione degli eventi che in tempi di pandemia globale ha leso l’immagine del nostro paese. Ora tutti ci aspettiamo delle scuse pubbliche con la stessa visibilità con cui hanno pubblicato le loro menzogne”.

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