Forum Calabria, Confcooperative e Legacoopsociali: “Vogliamo la riforma del Welfare”

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Lamezia Terme – Chiedono la riforma del Welfare, le sigle Forum Calabria, Confocooperative e Legacoopsociali e lo fanno in rappresentanza di oltre 1.800 Organizzazioni che gestiscono complessivamente oltre 350 strutture socio-assistenziali autorizzate dalla Regione Calabria, ribadendo “la bontà del lavoro svolto in questi anni per la costruzione della D.G.R. n. 449/16”. Si tratya di aver “ridisegnato il sistema di welfare calabrese”.

“L'intenzione – scrivono - è quella di sviluppare un'azione coordinata e sinergica, capace di facilitare e sviluppare l'interazione tra i diversi soggetti del sistema, Regione, Comuni, Aziende Sanitarie, soggetti del Terzo Settore, stakeholders della società civile e cittadini, all'interno di unicum, seppure nella specificità del ruolo di ciascuno, capace di garantire finalmente la costruzione di un welfare sistemico e di qualità. Il criterio fondamentale sul quale è imperniato tutto il percorso di riforma del welfare calabrese, uno dei cardini della L.328/00, è senza dubbio il principio della “libera scelta” da parte del cittadino/utente”. A bloccarla, come spiegano le associazioni in una nota, il TAR Calabria per alcuni vizi procedurali che si stanno risolvendo nelle sedi opportune. Secondo quanto riporta la nota: “Il Tar è intervenuto perché “un paio” di Comuni e “qualche” struttura tutelare hanno impugnato -presso il Tribunale Amministrativo- la Delibera di Giunta regionale con la quale veniva approvata la riforma”.

Ciò che chiedono le associazioni è che “il percorso di riforma avvenga senza ulteriori indugi esattamente come previsto dalla delibera di giunta 449/2016 e ss.mm.ii (salvo alcuni piccoli aggiustamenti in merito alla compartecipazione degli utenti) in quanto trattasi di atti approvati, oltre che dalla giunta regionale, anche dall'Anci Calabria, dai sindacati e dalle organizzazioni del terzo settore maggiormente rappresentative”. 

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