Fp Cgil Calabria: “Centri per l’Impiego Regione, ora contratti veri e servizi efficienti”

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Catanzaro – “Il 23 dicembre 2017 è stata varata la Legge di Bilancio 2018, segnando un momento decisivo per i precari tutti, anche per i lavoratori a tempo determinato dei CPI della città Metropolitana di Reggio Calabria e della Provincia di Crotone. Importanti gli emendamenti presentati e approvati, inerenti i Centri per l’Impiego e il personale in essi impiegato con contratto a tempo indeterminato e determinato. Si dissolve ogni dubbio e si stabilisce, definitivamente, in capo alle Regioni la titolarità dei Servizi per l’Impiego e, conseguentemente, che il personale in essi impiegato a tempo indeterminato e determinato sia trasferito alle dipendenze delle Regioni stesse, ai sensi dai commi 441 e 443”. Ad affermarlo è il Segretario Generale FP-CGIL Calabria Alessandra Baldari che aggiunge come la FP-CGIL “sottolinea che mancano solo pochissimi giorni alla scadenza contrattuale del personale a tempo determinato, impiegato presso i Centri per l’Impiego della Città Metropolitana di Reggio Calabria e della Provincia di Crotone, e constata come, ad oggi, nessuna risposta sia pervenuta da parte della Regione Calabria alla richiesta di incontro formulata per tracciare  un percorso risolutivo della vertenza che si protrae ormai da troppi anni. Con l’approvazione della Legge di Bilancio 2018 la Regione Calabria ha, non solo la possibilità offerta dalla Riforma del Pubblico Impiego con la norma per il superamento del precariato nelle P.A.(considerato che i 70 dipendenti posseggono abbondantemente i requisiti richiesti dall’art. 20 del D.lgs. 75/2017), ma anche il dovere di garantire un futuro dignitoso a chi da anni si trova costretto ad attendere il sospirato rinnovo annuale di un contratto precario ed a vivere una vita precaria”.

“La FPCGIL Calabria evidenzia e ribadisce con forza, - aggiunge - come da comunicazione alla Regione Calabria, alla Città Metropolitana di Reggio Calabria e alle Province di Catanzaro e Crotone, che molti lavoratori dei Centri per l’Impiego calabresi sono soggetti ad un precariato ormai datato e subiscono anche la mancata trasformazione dei contratti part-time, come i dipendenti a tempo indeterminato della Provincia di Catanzaro e quelli a tempo determinato della città Metropolitana di Reggio Calabria. Tale condizione, segnalata più volte dalla scrivente sia in sede prefettizia, che in occasione degli incontri in Regione alla presenza dell’Ass. al Lavoro, Federica Roccisano, del Direttore Generale del Dipartimento Lavoro, Fortunato Varone e del Dirigente del settore competente, Roberto Cosentino, produce  una evidente riduzione dei potenziali servizi”. “Tutti gli interlocutori incontrati hanno più volte espresso il loro intento a soddisfare le richieste dei lavoratori – prosegue la Baldari - e le esigenze dell’utenza, sottolineando, però, la carenza di risorse economiche”.

“Oggi, le risorse economiche stanziate dalla Legge di bilancio 2018, ai commi 442 e 445, pari a 235 milioni di euro per il personale a tempo indeterminato e 16 milioni di euro per quello a tempo determinato, sono più che sufficienti a superare l’ostacolo finanziario alle richieste avanzate. In particolare, le quote parte destinate alla Regione Calabria, che si aggirano per il personale a tempo indeterminato intorno ad euro 17.500.000 e per il personale a tempo determinato intorno ad euro 3.600.000, consentono di garantire per il prossimo anno contratti full-time. Tra l’altro, si rileva, ai sensi del comma 445bis, che fino al 30 giugno il personale dei CPI continuerà a svolgere l’attività lavorativa in regime di convenzione tra Regione - Province/Città Metropolitana, quindi con la possibilità di utilizzare ulteriori fondi FSE. Ciò consentirà al personale part-time, in attesa della proroga contrattuale, e al personale già a tempo indeterminato ma ancora oggi part-time, di poter godere dal 1 gennaio di un contratto di lavoro con orario full-time e non di una semplice integrazione oraria”.

“E’ appena il caso di ricordare l’importanza che i Centri per l’Impiego e il personale in essi impiegato rivestono in una regione come la Calabria – continua la nota - che registra un tasso di disoccupazione giovanile del 60%, tra i più alti d’Europa, ed il ruolo che il Dlgs 150/2015 ha assegnato ad essi. I CPI devono erogare una serie di prestazioni obbligatorie, volte a garantire i livelli essenziali in materia di servizi per l'impiego e di politiche attive del lavoro nonostante una cospicua carenza di personale, con attrezzature informatiche obsolete e non da ultimo adoperando sistemi informatici, che negli ultimi mesi hanno provocato e continuano a provocare disagi non più sopportabili, rallentando il regolare disbrigo delle operazioni di sportello e non solo. E’ quindi indispensabile un tempestivo intervento – prosegue la rappresentante sindacale - affinché i dipendenti a tempo determinato abbiano la loro proroga, come consentito dal comma 444, al fine di conquistare la tanto agognata stabilizzazione ed è urgente, altresì, implementare e adeguare gli strumenti e i sistemi informatici per poter tornare a soddisfare le esigenze di un’utenza sempre più numerosa”.

“La FP CGIL Calabria – conclude la nota - sollecita la Regione Calabria, con il suo Presidente Oliverio  e tutti i rappresentanti istituzionali coinvolti, a porre in essere ogni ulteriore e successivo passaggio per soddisfare le richieste dei lavoratori a tempo determinato, impiegati nei CPI della Città Metropolitana di Reggio Calabria e della Provincia di Crotone e dei lavoratori a tempo indeterminato part-time, impiegati nella Provincia di Catanzaro, al fine di poter garantire un migliore espletamento delle attività e dei sevizi offerti”. 

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