Furgiuele su Facebook: "Io pulito, la mia unica "colpa" è amare mia moglie"

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Lamezia Terme - "Amici e sostenitori cari,  l' ottima trasmissione Report (l'aggettivo 'ottimo' non è per nulla ironico perché ritengo il giornalismo di inchiesta un'architrave della democrazia) ha ritenuto di dedicare un po' di spazio anche a me, cadendo di stile, secondo la mia opinione". Il deputato della Lega, Domenico Furgiuele, affida a un post di Facebook il suo commento al servizio giornalistico di Report, la trasmissione che ieri sera ha dedicato un'intera puntata - andata in onda su Rai 3 con il titolo "Nel nome di Matteo" - al fenomeno elettorale del partito del ministro dell'Interno, alla crescita di consensi in particolare nelle regioni del Meridione e ai presunti legami opachi di una parte del gruppo dirigente e degli eletti.

"Mi sono dovuto difendere  - scrive Furgiuele sul suo profilo social - ancora una volta, dalla "gravissima" accusa di amare mia moglie, la mia compagna di vita sin da quando eravamo adolescenti. Infatti, la mia fedina penale è pura come acqua di fonte, non ho procedimenti giudiziari a carico e il mio vissuto credo parli chiaro. L'unica mia grave colpa è amare mia moglie appunto, il cui padre ha problemi con la giustizia, come è noto. Ora, posto che vi siano dei procedimenti a carico di mio suocero in corso(lo stesso già riconosciuto per altro vittima di mafia), questo cosa c'entra con me "Evidentemente - aggiunge il deputato - c'è chi crede che ,per una sorta di proprietà transitiva, il sottoscritto debba rispondere agli occhi, o meglio innanzi all'obiettivo di qualche tribunale mediatico delle eventuali altrui colpe. E poco importa se c'è un articolo 27 della Costituzione che qualifica la responsabilità penale come personale. Poco conta il vissuto di un uomo che sin da quando aveva 15 frequentava la sezione di partito . Ancora meno il contesto familiare nel quale egli si è cresciuto, grazie ad una madre e ad un padre che hanno saputo instillare i valori di onestà, legalità e lealtà ai figli già dalla loro fanciullezza. Mi piacerebbe sapere dal giornalista che ha fatto il "colpaccio" con me , come egli si sentirebbe, dopo anni di specchiata carriera, se tentassero di processarlo per colpe altrui".

Furgiuele parla di tempismo sospetto: "Quando, infatti, decisi nel 2014 di radicare la Lega in Calabria, non interessava a nessuno chi fossi perché ero già stato classificato come folle. Oggi si parla di risultato eccezionale della Lega alle elezioni del 4marzo, come se chissà quali manovre lo avessero determinato, ma non è così. L'esito calabrese è in linea con il resto del dato rilevato al sud per cui sono stati eletti, 3 seggi in Sicilia, 3 in Puglia, 4 in Campania, 3 in Abruzzo, 1 in Basilicata e 2 in Calabria appunto. Da noi su 30 seggi ne sono stati assegnati 18 al M5S e solo 2 alla Lega, dov’è l’eccezionalità? - si chiede l'eletto in Parlamento -Tornando a,me: potrei sbagliare in politica, nei rapporti umani,commettere errori di ingenuità, ma mai sarei capace di tradire l'ideale di legalità che mi anima da sempre e che guida la mia attività di parlamentare. Come dimostra il mio agire quotidiano, come dimostrerà la squadra che il mio partito metterà in campo per le prossime elezioni. Una compagine alla quale sto e stiamo lavorando nella convinzione, che ribadisco in questa sede con forza, che la Lega rifiuterà sempre la scorciatoia del consenso facile e viziato dal malaffare per approdare nei consessi democratici".

"D'altro canto, non si contano i no che il sottoscritto sta opponendo a quanti vorrebbero entrare nel partito per farne un taxi a beneficio delle proprie ambizioni personali e magari anche di gruppi non proprio adamantini.  Meglio un nucleo ristretto e combattivo che una sorta di nuova balena verde con dentro di tutto e di più, e magari anche viziata da gente contigua alla criminalità. La militanza nella Lega - conclude Furgiuele - è una conquista, non un mezzo. La Lega è e resterà un baluardo di legalità".

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