Goletta Verde, Legambiente: "Servono investimenti per la depurazione in Calabria"

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Crotone - "Goletta Verde solca i mari italiani da 35 anni, denunciando ancora una volta la mala depurazione. Dobbiamo attuare una gestione razionale delle risorse idriche perché il trattamento delle acque reflue è un passaggio fondamentale per assicurare la salute e la protezione dell'ambiente". Lo ha detto Stefano Ciafani, Presidente nazionale di Legambiente, nel corso della conferenza stampa organizzata per la tappa a Crotone di Goletta Verde, l'imbarcazione che naviga nei mari italiani per constatarne lo stato di salute.

Il problema della depurazione è quello principale tanto da provocare anche infrazioni a livello europeo e la condanna dell'Italia a pagare multe salate: "Due delle quattro procedure di infrazione europee per il mancato adeguamento alla direttiva europea sui reflui - ha spiegato Ciafani - si sono già tramutate in condanne che ora stiamo pagando con multe salatissime che ammontano a 60 milioni di euro all'anno: una cifra che potremmo spendere molto più utilmente aprendo cantieri e creando nuovi posti di lavoro per il ciclo integrato delle acque. Continuiamo a non essere in grado di migliorare l'efficientamento dei sistemi depurativi e il nostro Paese registra un ritardo cronico dal momento che ben un cittadino su quattro non è servito da un sistema di depurazione efficiente". Ciafani ha sottolineato la necessità di "una pianificazione e di una programmazione di investimenti importanti per efficientare i depuratori già esistenti da realizzare anche con le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza".

Secondo Anna Parretta, presidente regionale di Legambiente, "in Calabria la procedura di infrazione per la cattiva depurazione riguarda gran parte dei comuni. La nostra regione deve affrontare il problema, enorme, della depurazione. Purtroppo ancora una volta constatiamo i problemi legati a mala depurazione e non lo dice solo Legambiente, ma anche la Commissione Europea. Allo stato attuale l'89% degli agglomerati presenti in Calabria ricade in procedura di infrazione per la depurazione: si tratta di 188 agglomerati non conformi con impianti che servono oltre 3,1 milioni di abitanti equivalenti".

"Per superare lo stato di infrazione - ha detto ancora Anna Parretta - sono stati messi in campo sostegni economici per gli investimenti infrastrutturali e strutture commissariali per supportare le amministrazioni locali, ma la situazione non migliora". Non solo cattiva depurazione in Calabria perché anche altri problemi colpiscono la salute del mare: "Mare Monstrum 2021 - dice Parretta - ha evidenziato che le forze dell'ordine e le Capitanerie di Porto hanno accertato 458 reati legati al ciclo dei rifiuti e in genere a fenomeni di inquinamento marino che costituiscono il 6,6% del totale nazionale: oltre a depuratori inesistenti o mal funzionanti anche scarichi fognari abusivi e sversamenti illegali di liquami e rifiuti con 635 persone denunciate e arrestate e 275 sequestri". Da qui l'appello della presidente calabrese di Legambiente. "Ci auguriamo - ha detto Anna Parretta - che le Amministrazioni si impegnino a lavorare per l'efficientamento dei sistemi depurativi, per la lotta all'illegalità e per mettere in campo azioni risolutive per la drammatica situazione degli scarichi abusivi".

9 campioni su 24 sono risultati fortemente inquinati e inquinati

"Sono 24 i punti monitorati dai volontari e dalle volontarie di Goletta Verde, dal 7 al 14 luglio, lungo le coste della Calabria, di cui 12 in prossimità di foci di corsi d’acqua. 9 punti sono risultati oltre i limiti di legge dei quali 8 fortemente inquinati e 1 inquinato. Continuano le criticità nelle foci dei fiumi: infatti, degli 8 punti giudicati fortemente inquinati, 6 riguardano foci e 2 sono stati campionati in prossimità degli sbocchi a mare". Ne hanno parlato questa mattina, durante la conferenza stampa svoltasi al Circolo Velico di Crotone, Anna Parretta, Presidente di Legambiente Calabria, Stefano Ciafani, Presidente nazionale di Legambiente, Cristiana Biondo, Portavoce di Goletta Verde, Caterina Cristofaro, Direttrice di Legambiente Calabria, Michelangelo Jannone, Direttore Scientifico Arpacal, Mariano Baldoni, Direttore Tecnico Operativo CONOU, Paola Proto, Presidente Circolo Velico di Crotone, Vincenzo Voce,  Sindaco di Crotone. Anche quest'anno Goletta Verde si avvale del sostegno dei suoi partner principali: CONOU, Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trattamento degli Oli Minerali Usati, e Novamont, azienda leader a livello internazionale nel settore delle bioplastiche e dei biochemicals. Media partner è La Nuova Ecologia.

"In provincia di Cosenza - spiegano - tutti i 6 punti campionati risultano entro i limiti di legge: la spiaggia di fronte al Canale del pescatore a Villapiana Lido, quella presso la Foce del fiume Crati a Laghi di Sibari a Cassano Jonio, la spiaggia di fronte al torrente Coriglianeto a Marina di Schiavonea a Corigliano Calabro, la foce del torrente Colognati a Marina di Rossano, la spiaggia presso la foce del fiume Bagni vicino via Cristoforo Colombo al confine tra le località Pantana - Santa Rosalia - Macchia e Marina di Guardia Piemontese al confine tra i comuni di Acquappesa e Guardia Piemontese, e la spiaggia presso la foce del fiume Noce a Tortora Marina.

"A Crotone - aggiungono - tutti e tre i punti sono risultati fortemente inquinati. La spiaggia presso la foce del torrente Passovecchio e la foce del fiume Esaro a Crotone, la spiaggia presso il canale a destra del Castello a Le Castella, Isola di Capo Rizzuto. I punti campionati nella provincia di Reggio Calabria che sono risultati entro i limiti sono: la spiaggia presso la Fiumara Torbido a Marina di Gioiosa Ionica, la spiaggia presso la foce del fiume Pantano Grande in località Sabbie Bianche a Brancaleone Marina, la quella libera ad Annà di Melito a Melito di Porto Salvo. Tre i punti risultati fortemente inquinati: la foce del torrente Annunziata sul Lido Comunale di Reggio Calabria, quella del Torrente presso il campo sportivo a Bagnara Calabra e la foce del fiume Mesima a San Ferdinando".

"Unico punto risultato inquinato - spiegano - nella provincia di Reggio Calabria è la foce del Petrace a Gioia Tauro. A Vibo Valentia i punti risultati fortemente inquinati sono due: la foce del torrente Ruffa in località Turiano a Ricadi e quella del torrente Murria a Briatico presso la spiaggia Torretta. La foce del Torrente Britto a Marina di Nicotera, la spiaggia presso la foce del fosso Sant'Anna a Bivona e la foce del fiume Angitola a Pizzo sono risultati nei limiti di legge. In provincia di Catanzaro i tre punti campionati, la foce del torrente Spilinga al confine tra Lamezia Terme e Gizzeria, quella del fiume Savuto a Nocera Terinese e la spiaggia presso il fosso Beltrame al confine tra Montepaone Lido e Soverato sono risultati entro i limiti di legge".

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