Goletta Verde, mare fortemente inquinato a Lamezia

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Reggio Calabria - Diciassette campionamenti sui venticinque eseguiti lungo le coste della Calabria presentano una carica batterica elevata, superiore alle soglie stabilite dalla legge. Per 15 di questi punti, principalmente alle foci di fiumi, torrenti e scarichi, il giudizio è di “fortemente inquinato”. Una situazione che evidenzia un deficit depurativo che non risparmia nessuna provincia calabrese, sicuramente già noto e denunciato da tempo e che rischia di compromettere la stessa economia turistica. I fondi ci sono, ma mancano i progetti per ammodernare impianti e completare le reti fognarie. Legambiente chiede quindi al presidente Oliviero che agli impegni assunti parole seguano i fatti e si arrivi finalmente a voltare pagina.

È questo in sintesi il bilancio finale della tappa in Calabria da Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane - realizzata anche grazie al contributo del COOU, Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati - presentato questa mattina a Tropea da Francesco Falcone, presidente di Legambiente Calabria e da Katiuscia Eroe, portavoce di Goletta Verde. I prelievi e le analisi di Goletta Verde sono stati eseguiti dal laboratorio mobile di Legambiente tra il primo e il 4 luglio scorsi.

Deficit depurativi confermati anche dal dossier di Legambiente “La depurazione in Calabria: un contributo per affrontare il problema dello smaltimento dei fanghi”, presentato proprio questa mattina. Dal documento emerge come la Regione Calabria abbia una potenzialità di depurazione pari all’81% degli abitanti equivalenti totali, ma analizzando la reale capacità di trattare adeguatamente gli scarichi, il dato si abbassa notevolmente. Infatti, secondo l’Istat (dati al 2012) ad essere trattati in maniera adeguata è il 51,5% del totale del carico generato.

Criticità evidenziate anche nell’ultima procedura d’infrazione aperta dall’Ue nei confronti dell’Italia che comprende anche 130 agglomerati calabresi. Inadeguatezza che è già costata alla Regione una condanna da parte della Commissione europea nel 2012 e che secondo i calcoli del Governo, comporterebbe, a partire dal 2016 e fino al completamento degli interventi di adeguamento richiesti, una multa di 38 milioni di euro all’anno. Per far fronte alla prima condanna del 2012 era stato stimato un fabbisogno per questa regione di circa 243milioni di euro e di questi la delibera CIPE 60/2012 ne stanziava 160 milioni (più altri 83 milioni da altre risorse). Per ora sono state, però, sbloccate opere solo per 104 milioni di euro (8 interventi) e rimangono ferme ancora 10 opere per circa 140 milioni di euro. Tutto a causa della mancanza di progetti concreti e immediatamente realizzabili a cui destinare i fondi, come ammesso dallo stesso Ministero dell’Ambiente e dal presidente Oliverio che ha chiesto un “programma di efficientamento e rifunzionalizzazione degli impianti di depurazione nei comuni costieri della Regione Calabria” che riguarderà 100 amministrazioni comunali per 8 milioni di euro di interventi.

Oltre l’adeguamento degli impianti rimane anche il problema del loro sottoutilizzo. Infatti dall’analisi dei dati forniti alla Regione Calabria emerge che alcuni impianti risultano utilizzati in maniera molto ridotta. Tra il 2012 e il 2013 gli impianti negli elenchi della Regione sono aumentati, passando da 541 a 548; il numero di controlli è diminuito da 289 a 239 così come il numero di impianti controllati, passato dal 35,67% al 26,64%; il numero di controlli risultati conformi è aumentato passando dal 28,37% al 58.58%. Attualmente si nota che su circa 500 depuratori presenti sul territorio calabrese solo il 25% dei comuni trasmette le informazioni sui fanghi di depurazione. Dai dati emerge inoltre che le quantità di fanghi prodotti sono, nella gran parte dei dati disponibili, non congruenti con i dati di letteratura che riportano una produzione di fanghi di circa 2-6 Kg per mc di acqua trattata.

Ecco nel dettaglio tutti i campionamenti eseguiti lungo le coste calabresi da Goletta Verde

Sei i prelievi effettuati in provincia di Reggio Calabria, quattro dei quali giudicati "fortemente inquinati": si tratta dei campionamenti eseguiti alla foce del torrente Menga (località Sabbie bianche) e presso lo sbocco dello scarico vicino al lido comunale entrambi a Reggio Calabria (per quest'ultimo punto va specificato che nonostante il "temporaneo" divieto di balneazione la zona è altamente frequentata da bagnanti); alla spiaggia presso lo scarico sul lungomare Cenide a Villa San Giovanni; alla foce del fiume Mesima a San Ferdinando. Carica batterica entro i limiti quella riscontrata, invece, alla spiaggia di fronte piazza Porto Salvo a Melito Porto San Salvo e alla foce del fiume Petrace a Marina di Gioia Tauro.

Dei cinque prelievi effettuati nel cosentino è risultato nei limiti di legge soltanto quello effettuato alla spiaggia del lido Diamante in località Torricella di Diamante. Fortemente inquinato, invece, il giudizio per i prelievi alla foce del canale sulla spiaggia libera di Villapiana Lido; alla foce del fiume Crati in località Laghi di Sibari a Cassano allo Ionio; alla foce del fiume Parise a Bonifati e alla foce del fiume San Francesco a Paolo.

Quattro i campionamenti nel crotonese, due dei quali fortemente inquinati: alla foce del fiume Esaro, a Crotone, e in prossimità del canale sulla spiaggia a destra del Castello a Isola di Capo Rizzuto. Entro i limiti invece l'altro prelievo a Crotone, sulla spiaggia del lungomare Magna Grecia, e alla foce del fiume Tacina a Steccato di Cutro.

In provincia di Catanzaro ha dato esito positivo soltanto il campionamento eseguito alla spiaggia di Caminia a Stallettì. Fortemente inquinato, invece, il giudizio per le acque prelevate alla foce del fiume Fiumarella a Catanzaro Lido e alla foce del torrente Zinnavo a Lameza Terme. Inquinato, invece, quello alla foce del torrente nei pressi del faro di Capo Suvero a Gizzeria.

Infine, sei i prelievi effettuati in provincia di Vibo Valentia. Fortemente inquinati sono stati giudicati quelli compiuti alla foce del torrente Mandricelle, nella frazione Corrorino-Porticello di Joppolo; alla foce della fiumara Ruffa in località La Torre di Ricardi e alla foce del fiume Sant'Anna di Vibo Valentia. Inquinato il giudizio del prelievo agli scogli alla foce del torrente Britto a Marina di Nicotera. Entro i limiti quello alla foce del fiume Angitola, in località Calamaio di Pizzo Calabro. I tecnici di Legambiente – dopo diverse segnalazioni di cittadini attraverso il servizio Sos Goletta - hanno inoltre esaminato un campione d’acqua prelevato presso la spiaggia libera contrada di Riaci a Ricadi, anch’esso entro i limiti di legge. I bagnanti continuano in ogni caso a segnalare chiazze sospette in acqua in determinati orari e per questo chiediamo all’amministrazione di effettuare ulteriori controlli per verificare la provenienza di questa criticità.

I RISULTATI DELLE ANALISI DI GOLETTA VERDE DEL MARE IN CALABRIA*

*prelievi effettuati tra l’1 e il 4 luglio 2015

 

PROVINCIA COMUNE LOCALITÀ PUNTO GIUDIZIO
Reggio Calabria Melito di Porto Salvo Lungomare dei Mille Spiaggia fronte piazza Porto Salvo ENTRO I LIMITI
Reggio Calabria Reggio Calabria Sabbie Bianche Foce torrente Menga FORTEMENTE INQUINATO
Reggio Calabria Reggio Calabria Reggio Calabria Presso sbocco scarico vicino Lido Comunale FORTEMENTE INQUINATO
Reggio Calabria Villa San Giovanni Lungomare Cenide Spiaggia presso scarico su Lungomare Cenide altezza civico 47 FORTEMENTE INQUINATO
Reggio Calabria Gioia Tauro Marina di Gioia Tauro Foce del fiume Petrace ENTRO I LIMITI
Reggio Calabria San Ferdinando   Foce del fiume Mesima FORTEMENTE INQUINATO
Cosenza Villapiana Villapiana Lido Foce canale su spiaggia libera FORTEMENTE INQUINATO
Cosenza Cassano allo Ionio Laghi di Sibari Foce fiume Crati FORTEMENTE INQUINATO
Cosenza Diamante Torricella Spiaggia Lido Diamante ENTRO I LIMITI
Cosenza Bonifati Parise Foce fiume Parise FORTEMENTE INQUINATO
Cosenza Paola Lungomare Francesco di Paola                       Foce fiume S. Francesco FORTEMENTE INQUINATO
Crotone Crotone   Foce fiume Esaro FORTEMENTE INQUINATO
Crotone Crotone Lungomare Magna Grecia Spiaggia Lungomare Magna Grecia (1 km a N dell'Irto) ENTRO I LIMITI
Crotone Cutro Steccato di Cutro Foce fiume Tacina ENTRO I LIMITI
Crotone Isola di Capo Rizzuto Le Castella Spiaggia a dx del castello, in prossimità del canale FORTEMENTE INQUINATO
Catanzaro Catanzaro Catanzaro Lido Foce fiume Fiumarella FORTEMENTE INQUINATO
Catanzaro Stalettì Caminia Spiaggia di Caminia ENTRO I LIMITI
Catanzaro Gizzeria Capo Suvero Foce torrente nei pressi del faro INQUINATO
Catanzaro Lamezia Terme   Foce torrente Zinnavo FORTEMENTE INQUINATO
Vibo Valentia Joppolo Fraz. Coccorino-Porticello Foce torrente Mandricelle FORTEMENTE INQUINATO
Vibo Valentia Nicotera Marina di Nicotera Scogli alla foce del torrente Britto INQUINATO
Vibo Valentia Ricadi La Torre Foce della fiumara Ruffa FORTEMENTE INQUINATO
Vibo Valentia Ricadi Baia di Riaci Spiaggia libera c.da di Riaci ENTRO I LIMITI
Vibo Valentia Vibo Valentia Bivona Foce fiume S.Anna FORTEMENTE INQUINATO
Vibo Valentia Pizzo Calabro Calamaio Foce fiume Angitola ENTRO I LIMITI

 

 

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