Gratteri: "Mai parlato di una mia indagine sul padre di Renzi"

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Catanzaro - "Smentisco totalmente, perché si tratta di una notizia falsa, di avere riferito al giornalista Giacomo Amadori di una indagine 'sugli amici di babbo Renzi'. Come sanno tutti i giornalisti italiani e non solo non ho mai parlato o riferito ad alcuno di indagini Gratteri". Lo afferma, in una dichiarazione il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri in relazione all'articolo apparso oggi su "La Verità" dal titolo "Gratteri indaga sugli uomini di babbo Renzi". Il riferimento di Gratteri è alla frase scritta nell'articolo: "Il procuratore Gratteri e l'aggiunto Bombardieri non negano l'esistenza dell'indagine", "ma lasciano intendere che le investigazioni sono in una fase delicata: 'non ci sono carte (ostensibili, ndr)' ha tagliato corto lunedì mattina il procuratore quando abbiamo bussato alla sua porta". L'inchiesta della Procura di Catanzaro, secondo quanto scrive "La Verità", riguarda un imprenditore calabrese, Rocco Borgia, di 72 anni, coinvolto nell'inchiesta Consip. Il giornale scrive che Borgia è stato perquisito nel febbraio scorso dagli investigatori che indagano su Consip e che "a Roma ci sono altri atti, già depositati, che svelano i suoi stretti rapporti con uno degli uomini più vicini a Tiziano Renzi, quel Carlo Russo indagato nell'inchiesta Consip insieme al babbo dell'ex premier per traffico di influenze illecite. Il 20 settembre 2016 Russo sarebbe stato pedinato e fotografato dai carabinieri del Noe proprio mentre era con Borgia". 

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