Grossa tartaruga marina torna in mare dopo cure: l’appuntamento il 25 agosto a Brancaleone

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Brancaleone (Reggio Calabria) - Nazzareno torna a casa. A Brancaleone, piccolo paesino della costa ionico-meridionale calabrese sorge un piccolo ospedale dove i volontari si impegnano a curare pazienti molto speciali: le tartarughe marine. E così anche il paziente più grosso mai soccorso prima in 12 anni di attività, è finalmente guarito e sta per tornare a casa, in mare.

“Nazzareno – raccontano in una nota - è un maschio adulto della specie Caretta caretta, un gigante di 90 chilogrammi di peso per 1,5 metri di lunghezza, soccorso a giugno in gravi condizioni nello Stretto di Messina, dopo aver ingerito plastica e lenza in nylon.

Trovato in difficoltà e senza forze, galleggiava lasciandosi trasportare dalle correnti. Una volta soccorso dal nostro personale (grazie al prezioso supporto della Guardia Costiera di Messina) ha ricevuto presso il CRTM di Brancaleone tutte le cure necessarie per liberarlo dalla plastica e dalla lenza in nylon che ne avevano occluso gran parte dell’intestino, e adesso è finalmente pronto a lasciare le vasche di ricovero che lo hanno ospitato per due lunghi mesi, e a salutare i volontari che con tanto impegno, passione e sacrificio si sono presi cura di lui in questo periodo. Nazzareno è un esemplare molto importante poiché i maschi di queste dimensioni sono molto rari. In generale è sempre più difficile che le tartarughe marine raggiungano l’età adulta, poiché a causa della pesca e dell’inquinamento il tasso di mortalità prima che arrivino alla maturità sessuale per potersi riprodurre, è altissimo. Durante il ricovero di Nazzareno i responsabili di Blue Conservancy, la Onlus che gestisce il CRTM Brancaleone, hanno deciso di lanciare l’ambizioso progetto “Un GPS per Nazzareno”, attraverso il quale aprire una raccolta fondi finalizzata all’installazione di un GPS sulla tartaruga e al successivo monitoraggio degli spostamenti che farà una volta rilasciato in mare. Sarà ancora possibile contribuire alla raccolta fondi direttamente sul sito del crtm con una donazione libera oppure adottando a distanza Nazzareno”.

I volontari intano tutti a partecipare all’evento “Nazzareno torna a casa” sabato 25 agosto 2018.  Appuntamento presso il Lido Solaria, sul Lungomare di Brancaleone (RC), a partire dalle ore 10.30. Il rilascio avverrà intorno alle ore 11:30, ma già a partire dalle ore 10.30 in spiaggia ci saranno i volontari con un info-point per conoscere la storia di Nazzareno, materiale informativo, gadget, t-shirt, sorprese per i bambini e tanto altro.

Per aver reso possibile la realizzazione del progetto “un GPS per Nazzareno” il CRTM Brancaleone ringrazia in particolare modo il Professor Antonio Mingozzi (Università  della  Calabria,  DiBEST  Dipartimento  di  Biologia, Ecologia  e  Scienze  della  Terra) per aver fornito il dispositivo e il Dottor Paolo Casale (Università di Pisa, Dipartimento di Biologia) per il supporto logistico e la collaborazione all’installazione.

Inoltre un ringraziamento speciale va al chirurgo Professor Antonio Di Bello (Università di Bari, Dipartimento di Medicina Veterinaria) e al suo team per la costante disponibilità, per le chirurgie e per le visite specialistiche non solo a Nazzareno ma a tutte le tartarughe marine che il CRTM Brancaleone soccorre. Il tutto in termini di puro volontariato e di passione per questi meravigliosi animali preistorici. La salvezza di migliaia di esemplari in tutto il Mediterraneo la si deve proprio a lui. Infatti è solo grazie alla professionalità del “metodo Di Bello” se ami e lenze, oggi, possono essere estratti con tecniche chirurgiche innovative (da lui messe a punto) che permettono una rapida guarigione della tartaruga e quindi un reinserimento in natura in tempi brevi. Cosa purtroppo impensabile fino a qualche anno fa.

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