Il 28 febbraio manifestazione del comitato “Riapriamo il carcere a Lamezia”

carcere-lamezia-esterno-alto.jpg

Lamezia Terme – E’ nato, a seguito di un incontro, il comitato spontaneo “Riapriamo il carcere a Lamezia” formato da cittadini lametini, personale della struttura penitenziaria e dai membri di un movimento presente in città. “E’ opportuno rammentare – dicono dal comitato - che solo tra il 2012 e il 2013 sono stati spesi, ai fini dell’adeguamento alle norme comunitarie, ingenti somme di danaro come la sala per il Dna e il giorno prima dell’improvvisa chiusura è stato inaugurato lo ‘sportello lavoro’ per i detenuti con la partecipazione del sindaco della città, del presidente della Provincia, del Vescovo e altre autorità politiche. Alcuni si domandano se per aprire il padiglione del carcere di Catanzaro, è stato ‘cancellato’ quello di Lamezia. E’ anche vero che tutte le promesse sono state disattese, come il passaggio degli uffici del provveditorato nella ‘dismessa’ Casa Circondariale di Lamezia Terme. Lamezia, terza città della regione, non vuole perdere definitivamente – sottolineano - il suo storico carcere e non può assistere alla costruzione di una nuova struttura in un comune limitrofo”.

Per tale motivo il gruppo “Riapriamo il carcere a Lamezia” ha organizzato per  sabato 28 febbraio alle 9:30 dinanzi la struttura penitenziaria di Lamezia, una manifestazione “aperta a tutti i lametini, che non voglio subire una nuova beffa. I componenti del comitato rammentato che non saranno gradite passerelle di vario genere, anche perché – aggiungono - siamo ben consapevoli di chi in questo particolare momento storico presiede tutte le istituzioni: Governo, Regione, Provincia e Comune, quindi auspichiamo lealtà per risolvere realmente una vicenda avvolta nel mistero”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA