Il business dei souvenir delle vacanze: in Calabria 700 imprese, Catanzaro tra "luoghi del buon ricordo emergenti"

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Catanzaro - Sono circa 18mila le imprese attive in Italia nel settore del commercio di souvenir, con un business da 700 milioni di euro. È quanto emerge da un'elaborazione della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi. Da articoli da regalo e per fumatori, a chincaglieria e bigiotteria, i turisti non rinunciano a portare a casa un oggetto che ricordi le proprie vacanze. La Calabria conta un totale di 699 imprese di souvenir nel 2019 (poco in meno del 2018 quando erano 706) per un totale di 801 addetti. Tra le città 'emergenti' nella classifica spicca anche Catanzaro (108 da 102, +6%). Tra i “luoghi del buon ricordo” con oltre 200 imprese, vi sono città come Roma, Napoli, Milano e Venezia che occupano i primi posti, ma tra le prime 20 città troviamo anche le calabresi Cosenza e Reggio Calabria. Non si può infatti lasciare la Calabria senza aver acquistato prodotti legati alla tradizione come cibi tipici o prodotti di artigianato locale e souvenir raffiguranti i luoghi più belli della regione.  

Così, col finire dell’estate non si può rientrare a casa dalle vacanze senza un pensierino per amici e parenti per un “business del souvenir” che vanta un fatturato complessivo che supera i 700 milioni e 18mila imprese. Roma con le sue 1.628 imprese di souvenir (un decimo di tutta Italia), è prima nel Paese, seguita da Napoli (1.534) e da Milano (860). Quarta è Venezia con 692 attività e con le sue vetrerie e i merletti tipici ottiene la leadership negli oggetti di artigianato (162 imprese su 1.403 attive in Italia). Roma domina nel commercio di oggetti di culto (96 su 371 in Italia) e arredi sacri ed articoli religiosi (74 le attività dedicate su 490) mentre Napoli primeggia nella vendita di bomboniere (162 su 1.301 imprese italiane). Milano invece è prima per il commercio di oggetti d'arte (250 imprese su 1.700 attive a livello nazionale).

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