Il "Festival delle Erranze e della Filoxenia" arriva a Conflenti tra natura, storia e spiritualità

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Conflenti - Il Festival delle Erranze e della Filoxenia ha fatto tappa a Conflenti. Una giornata intensa alla riscoperta della natura e delle bellezze storiche e architettoniche del centro storico ma anche spazio a balli e canti della tradizione con “Felici&Conflenti”. Divertimento anche per i più piccoli che hanno potuto prendere parte al Festival con i gonfiabili e tanti giochi a loro dedicati. Un cammino iniziato la mattina con una passeggiata lungo il ‘sentiero del veggente’ nell’evento conflentese del Festival organizzato dall’associazione Conflenti Trekking. L’attenzione dei visitatori si è soffermata, in particolare, su un antico e ormai abbandonato “castagnaro”, luogo dove in passato venivano lavorate le castagne, oltre che dal panorama che dai monti è possibile scorgere.

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Il gruppo ha anche potuto visitare il Monastero delle sorelle povere di Santa Chiara, accolti dai ragazzi della Fazenda da Esperança che hanno spiegato ai visitatori la loro missione raccontando alcune storie di ragazzi caduti nell’oscurità della droga e che grazie alla Fazenda hanno riscoperto l’amore per le cose semplici e verso sé stessi. Importante anche la sosta alla Querciuola, luogo dove la Madonna apparve il 7 giugno del 1578 al pastorello Lorenzo Folino. Dopo il pranzo, consumato nella natura, il gruppo ha potuto ammirare le bellezze del centro storico con le sue chiese. Tante le domande che i visitatori hanno rivolto ai ragazzi di Conflenti Trekking affascinati da quelle case antiche in pietra e dalla caratteristica piazza “Chianiattu”. Il percorso si è concluso nel Santuario della Madonna della Quercia di Visora. In serata, Francesco Bevilacqua, ideatore del Festival itinerante, ha portato a Conflenti “Le fantasticherie del camminatore errante”. “Camminare è come pregare” ha esordito l’avvocato, scrittore e grande appassionato di antropologia e letteratura di viaggio, in piazza Visora, durante la presentazione del libro. Nell’incontro, moderato da Marianna Roperti, si è parlato di cammino, di lentezza, riflessione e conoscenza. “Il cammino è la metafora della vita” ha detto al pubblico di Conflenti, “per trovare la via bisogna prima perdersi” ha aggiunto. Non è mancato poi un invito: “chiudete la televisione e ricominciate a fare quello che facevano i vostri avi, andate in campagna, ballate la tarantella” solo così, quindi, si può tornare alle cose vere della vita ed essere felici.

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Un festival che intende dare vita ai luoghi a alle bellezze dei paesi del territorio lametino dove quei valori identitari di un luogo possono essere riscoperti proprio grazie all'erranza e all'accoglienza. Il “Festival delle erranze e della filoxenia”, proseguirà domenica prossima con la tappa di Motta Santa Lucia e poi Serrastratta il 29 luglio e infine Carlopoli il 4 agosto. Già conclusa la tappa di due giorni a Platania mentre è saltata quella d’apertura prevista a Lamezia Terme.

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