Il sostegno della consulta dei calabresi nel mondo al progetto della casapaese di Cicala

 

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Catanzaro – “Valori unici, autentici e inestimabili legano il progetto della CasaPaese per demenze di Cicala ai tanti calabresi che vivono un po' ovunque in Italia e nel mondo”. E questo grazie alla rete solidale costruita intorno al progetto della Ra.Gi. di Catanzaro da Francesco Serratore, Presidente dell’Associazione Profumi e Sapori della Calabria, nonché membro per l’Italia della Consulta dei Calabresi nel mondo. 

“La Festa dell’Amicizia”. Così è stato chiamato l’appuntamento organizzato a Roma e che, nel rispetto delle misure di protezione Covid, ha visto la partecipazione di numerosi calabresi che si sono ritrovati insieme dopo la pandemia. “Un momento – evidenziano in una nota - creato con l'obiettivo di raccogliere fondi in favore della CasaPaese, il nuovo habitat di vita che l’Associazione Ra.Gi. vuole creare per le persone con demenze in modo da costruire intorno a loro un luogo significativo per una esistenza finalmente ricca di valori anche nella fase avanzata della malattia”.

“Nel momento in cui ho capito l’ideologia umanitaria che sta alla base progetto della CasaPaese e la validità sul piano pratico di una nuova impostazione della cura rivolta alle persone che convivono con una forma di demenza - afferma il Presidente Serratore - non ho avuto un attimo di esitazione nel sostenere la campagna di raccolta fondi devolvendo l'intero ricavato delle quote associative annuali alla raccolta fondi  promossa dall’Associazione Ra.Gi. di cui è Presidente la dott.ssa Elena Sodano. Una persona che ho avuto modo di conoscere e di ascoltare in più occasioni, le cui idee sono innovative rispetto alla cultura cristallizzata che si ha sulla malattia, considerata spesso come entità astratta, nettamente separata dalla vita dell’ammalato e della sua famiglia. Ed è per tale motivo che appoggiamo la CasaPaese, perché è un progetto coraggioso che nasce principalmente nella nostra Calabria. Non posso che ringraziare la dott.ssa Patrizia Mauro per la spinta propulsiva che sta infondendo nella buona riuscita del progetto la cui realizzazione non può che essere per noi motivo di vanto e di orgoglio”.  

Tra gli ospiti presenti alla Festa dell’Amicizia anche Franca Berenice Vilardo, consultrice del Belgio per i Calabresi nel Mondo e Arturo Rencricca, campione mondiale mangiatore di peperoncino che ha manifestato la sua vicinanza alla CasaPaese anche nella realizzazione di ulteriori incontri. “Credo che la CasaPaese stia diventando un po' una figlia della Calabria e dei tanti calabresi che, sparsi nel mondo, stanno conoscendo questo progetto grazie all’impegno del presidente Serratore e dell’instancabile Patrizia Mauro" – ha detto Elena Sodano presidente della Ra.Gi. - "Ci si sente meno soli quando occorre affrontare una sfida così ardua che riguarda principalmente un cambiamento di cultura nei confronti di una malattia come la demenza che deve assumere contorni sociali e non solo sanitari.  Perché in fondo la CasaPaese rappresenta uno stile finalizzato a non rassegnarsi ad uno sterile etichettamento che definisce la persona con demenza come irreversibile, non più capace di nulla. La Festa dell’Amicizia ha spalancato le porte al progetto e alla filosofia di cura della CasaPaese incontrando calabresi che ci hanno dimostrato il valore assoluto della stima incondizionata e della vicinanza. Vorrei che le persone con demenza potessero essere libere e felici respirando la stessa aria serena che si percepiva durante la festa dell’Amicizia alla quale ho partecipato con un collegamento in diretta per salutare i partecipanti e ringraziarli per le donazioni. È stata anche la festa di un’accoglienza deliziosa e curata nei minimi particolari. E sottolineo la parola accoglienza perché troppo spesso la diagnosi ha un significato discriminante, esclude la persona con demenza dal mondo dei cosiddetti sani, libera la società dai suoli elementi critici e disturbanti come appunto sono le persone con demenza. Nella Festa dell’Amicizia abbiamo fatto capire le basi dell’inclusione, della normalità di vita in un ambiente naturale”.

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