Imprenditori vessati dalla ‘ndrangheta: "Arturo Bova riprenda il suo posto in Commissione"

consigliere-Bova-2015-2.jpgCatanzaro – “Il Racket non si combatte con gli slogan sui giornali, ma con nuove leggi in Gazzetta Ufficiale”. Gli imprenditori vessati dalla ‘ndrangheta Giuseppe La Riccia, Rocco Mangiardi, Gaetano Saffioti, Filippo Cogliandro e Tiberio Bentivoglio intervengono dopo l’autosospensione di Arturo Bova da presidente della commissione contro la ‘ndrangheta, in seguito alla diffusione di notizie riguardanti suoi presunti rapporti con un esponente della criminalità organizzata.

“Questo stava facendo Arturo Bova – affermano invece gli imprenditori - uno Strumento Legislativo capace di creare un’immagine di un’Amministrazione Regionale che potrebbe garantire, chi si è opposto o chi vorrebbe opporsi al Racket. La "sensazione" che la Calabria possa "Cambiare verso" anche in questo contesto esiste, ma il tempo è tiranno e bisogna dare un segno tangibile, altrimenti “Il Morto, comincerà a mangiarsi il vivo”. La vicinanza diretta di Arturo Bova per tanti è stata un segno tangibile, a livello Istituzionale Regionale e sarebbe un peccato rinunciarci.

Una “Corale” di Imprenditori vessati - concludono - credono incondizionatamente in questo e auspicano che  Arturo Bova, qualora risulti ammissibile giuridicamente,ritorni al “Suo Posto” alla Presidenza della Commissione contro la ‘ndrangheta in Calabria, per completare l’opera". 

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