Incarnato (Sorical): “Gestione servizio idrico in Calabria è un'anomalia”

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Reggio Calabria - "La gestione del servizio idrico in Calabria rappresenta un'anomalia con la separazione tra grande adduzione e la distruzione ai cittadini". Lo ha detto il commissario liquidatore della Sorical Luigi Incarnato intervenendo a Reggio Calabria ad un convegno dal tema "Acqua istruzioni per l'uso" organizzato dalla Federazione Provinciale del Psi che ha visto la partecipazione del presidente del consiglio regionale Nicola Irto.

Per Incarnato, è scritto in una nota, "è giusta l'intuizione del presidente della Regione Mario Oliverio di pubblicizzazione del servizio integrato che deve rendere il sistema economicamente sostenibile. L'attuale sistema fa gravare sui Comuni i costi delle perdite fiscali e di rete, la legge Galli in Calabria non è stata interamente applicata e la gestione privata della Sorical non ha raggiunto gli obiettivi fissati dalla Regione alla sua costituzione". "Così come avviene in tutte le Regioni, anche del Sud - ha sostenuto Incarnato - bisogna affidare ad un soggetto unico la gestione idrica che parte dalle sorgenti fino alla consegna finale ai cittadini. Oggi i Comuni non riescono a incassare interamente la tariffa dai cittadini. Dai dati in nostro possesso solo il 50% dei calabresi paga l'acqua, in alcune zone della Calabria la percentuale scende al 20%. In queste condizioni i Comuni non si riescono a finanziare gli investimenti sulla rete idrica e la Sorical non incassa le fatture sulle forniture. Oggi i crediti vantati ammontano a 180 milioni di euro, erano 350 nel 2012 quando la società è stata messa in liquidazione".

Sui motivi del mancato incasso della tariffa, prosegue la nota, Incarnato ha spiegato che "molti Comuni emettono i Ruoli in ritardo e le famiglie si trovano a pagare anni di arretrati. Invece bisogna fare il modo che le bollette siano emesse ogni bimestre, 20 euro si possono pagare, bollette da 600 euro diventano un salasso per una famiglia monoreddito. Il sistema integrato, attraverso la lettura elettronica dei contatori, metterà ordine non solo nella regolare emissione delle bollette, ma anche nella mitigazione della piaga degli allacci abusivi e delle morosità". Incarnato si è poi soffermato sulla cattiva gestione delle reti idriche.

"Oggi - ha detto - immettiamo nel sistema 500 milioni di metri-cubi di acqua, di cui 250 milioni solo da parte di Sorical, quando ne servirebbe la metà, con costi di gestione altissimi; Sorical spende 28 milioni di euro di sola energia elettrica. In passato la bolletta è arrivata a 50 milioni per la morosità. Oggi stiamo approntando un piano di recupero energetico per abbattere il 50% dei costi. Per rendere il sistema efficiente c'è bisogno di un nuovo piano di investimenti sulle reti di grande adduzione e sulle reti interne. Sorical gestisce impianti costruiti 40 anni fa dalla Cassa per il Mezzogioro, opere straordinarie che dopo tutti questi anni necessitano di interventi di manutenzione straordinaria. Il nostro obiettivo deve essere la chiusura di pozzi perché le falde in alcune aree della Calabria erogano acqua non buona e necessita di trattamenti molto onerosi".

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