Incontro delle donne della polizia penitenziaria al carcere di Siano

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Catanzaro – In occasione dell’8 marzo, la Direzione della Casa Circondariale di Catanzaro, nella persona della dirigente Angela Paravati, ha organizzato un incontro per sensibilizzare tutta la comunità che partecipa quotidianamente alla vita dell’Istituto sul principio delle pari opportunità nella quotidianità e nella storia. Sono 15 le donne che lavorano specificatamente nel corpo della polizia penitenziaria presso il carcere “Ugo Caridi” di Siano, oltre ad un esiguo numero di risorse rosa nel settore amministrativo, a fronte di un contesto prettamente maschile: circa 300 poliziotti e quasi 600 detenuti uomini. Le donne appartenenti alla polizia penitenziaria sono impegnate anche nel settore prettamente operativo, con specifico riferimento alle traduzioni (gli spostamenti) dei detenuti.

Nel corso della mattinata c’è stato un momento di riflessione con il personale della polizia penitenziaria e dell’amministrazione penitenziaria sulle conquiste sociali dell’ultimo secolo: dal voto alle donne all’accesso a professioni tradizionalmente riservate agli uomini (per esempio nella magistratura e nelle forze di polizia). Sono risultati faticosamente conquistati e costantemente a rischio, che non devono mai essere dati per scontati.

Le risorse umane “rosa” che ogni giorno svolgono in questo contesto difficile il loro lavoro, con grande responsabilità e senso del dovere, hanno ricevuto anche in omaggio dalla Direzione un soprammobile realizzato nel laboratorio di ceramica attivo all’interno del carcere. Il Comitato nazionale delle donne di polizia penitenziaria e delle altre articolazioni e settori dell’esecuzione penale ha fatto pervenire i suoi auguri affinché questa giornata potesse essere “fattiva e festosa”.

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