La giornata internazionale contro la violenza sulle donne all'Itis di Polistena

controviolenza-polistena.jpg

Polistena - Una coccarda elaborata dagli studenti di grafica consegnata all'ingresso dell'auditorium dell' ITIS Conte Milano di Polistena contrassegna i partecipanti al Convegno contro il femminicidio "Perchè?", curato da Docenti e alunni della scuola in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Duecentocinquanta gli alunni coinvolti in una mattinata "dinamica ed educativa" così la definisce il Dirigente Franco Mileto dopo che nomi, i volti e le storie di Fabiana Leuzzi, Mary Cirillo, Roberta Lanzino, Monia del Pero, Antonella Ferro sono scanditi da cinque allieve dell'istituto e le loro immagini proiettate sullo schermo. A loro e a tutte le donne vittime di violenza è idealmente dedicata la giornata che cerca di dare risposta a quell'interrogativo che fa da guida agli interventi e all'intero lavoro preparatorio di questo che è "solo una tappa-continua Mileto- di un più ampio progetto dal titolo Amare...dal dire al fare che ha avuto origine in sede di commissione problematiche giovanili ITIS Conte M.Maria Milano di Polistena e che coinvolge le quarte, le quinte e alcuni gruppi delle terze classi dell’ Istituto.

Forza, coraggio, rispetto, orgoglio,protezione, audacia, dignità, fierezza, sostantivi pregnanti di valori circolano in roll-up in proiezione, “una giornata per conoscere perché nessuna discriminazione sessista o razzista, possa spegnere un sorriso o una vita” dice Franco Mileto prima di passare la parola al nutrito tavolo dei relatori che a partire dall’avvocato Simona Carlo, Presidente della sezione territoriale di Reggio Calabria dell’osservatorio sul diritto di famiglia e poi la criminologa Angela Tibullo, l’avvocato Rosalba Sciarrone, Suor Angela Paglione coordinatrice gruppi-famiglie di Polistena hanno dato vita ad una serie di interventi che si sono snodati tra tecnicismi legali e azioni possibili per combattere la violenza di genere. Alle parole di testimonianza e impegno di ciascuno si sono alternati documenti video che hanno fatto da corollario agli interventi. Sintetizzati nelle parole Educazione, denuncia e soprattutto in quel verbo "scomodare", in declinazione riflessiva pronunciato da Suor Angela Paglione "ognuno di noi deve scomodarsi e scomodare, sporcarsi le mani ed intervenire con l'aiuto in prima persona".

Le conclusioni, affidate alla psicologa Franca Ieranò, docente interna alla scuola ed esperta di problematiche legate alla violenza di genere e al sociologo Francesco Rao, sono state un' analisi delle problematiche legate all'affettività e all'efficacia del cogliere le sfumature delle personalità a rischio."Educazione sentimentale contro indifferrenza-dice la Professoressa Ieranò- è il passo avanti per combattere ogni forma di violenza". La lezione finale è affidata alla produzione video firmata dagli studenti che sulle note di "In nome dell'amore" di Alex Britti sono stati registi e attori per quell' interrogativodominante e titolo dell' iniziativa: "Perchè?", la cui risposta passa per tutte quelle azioni che corrispondono ai sostantivi di Valore che hanno accompagnato la disamina attenta dell'intera iniziativa formativa.

polistena-conferenza-stampa.jpg

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA