Lamezia, Abramo Customer Care lascia Terina. Ministero Giustizia progetta lavori per aula bunker "Rinascita-Scott"

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Lamezia Terme - Marcia spedita la macchina organizzativa per l'allestimento dell'aula bunker presso la Fondazione Terina di Lamezia dove si terrà il maxi-processo "Rinascita-Scott" contro le cosche del Vibonese, scaturito dall'omonima inchiesta della Dda diretta dal procuratore Nicola Gratteri.  Dopo l'addio ufficiale della società Abramo Customer Care che nei prossimi giorni completerà il trasloco, lunedì prossimo torneranno a Lamezia tecnici del ministero della Giustizia e del Demanio per iniziare a programmare le fasi concrete dell'allestimento di quello che sarà il processo del secolo con un numero di imputati (oltre 400) mai visto fino ad oggi. "Lunedì - dichiara al Lametino .it - il presidente della Fondazione, Gennarino Masi - incontreremo i tecnici. Abbiamo fornito tutto ciò che da Roma hanno richiesto: attestati, collaudi, planimetrie e quant'altro".

Hanno fatto delle richieste particolari dopo i primi sopralluoghi?

"Sostanzialmente tutto ciò che hanno chiesto è stato loro fornito. Penso che certamente avranno intenzione di progettare velocemente nuovi parcheggi riservati, e abbiamo dato la disponibilità, oltre che un ingresso riservato per i magistrati, una sorta di corridoio preferenziale, diverso da quello degli imputati per ovvi motivi. Valuteranno poi tutte le necessarie accortezze a livello di sicurezza. Verificheranno la potenza della cabina elettrica per eventuali altri investimenti che si renderanno necessari".

Presidente, come vive questo momento che proietterà Lamezia al centro dell'attenzione dal punto di vista mediatico per un processo di siffatta portata? E le voci sul suo futuro?

"Lo vivo come un fatto positivo. Mettere a disposizione l'area della Fondazione Terina mi è sembrata la cosa più sensata e naturale. Non ci sono alternative. Per il resto, la mia posizione non comporta "rivendicazioni" riconducibili allo spoil-system. Poi, come lei sa, in politica tutto può accadere. Di certo so che ho risanato una situazione deficitaria; con il personale che non percepiva gli stipendi, ho attinto ad alcuni finanziamenti e cercherò di adoperarmi per far funzionare a pieno ritmo tutti i laboratori che sono l'essenza della nostra mission".

Antonio Cannone

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