Lamezia: Associazione Amici di Padre Paolino organizza due cene di beneficenza per l’Uganda

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Lamezia Terme – Due cene di beneficenza per raccogliere fondi per l’Uganda. Questa l’intenzione dell’Associazione “Amici di Padre Paolino Onlus” che ha in programma due momenti, due cene alle quali presenzierà proprio padre Paolino Tomaino prima di fare ritorno in Africa. “Il ricavato delle due iniziative – si legge in una nota - sarà devoluto in favore della missione, delle tante famiglie e di migliaia di bambini dei quali il religioso si prende cura. Le cene sono in programma oò 9 febbraio a Pianopoli al Ristorante 2000 e il 10 febbraio a Lamezia, alla Masseria I Risi. “Tanti gli sponsor – sottolineano dalla Onlus - che hanno concorso alla riuscita degli eventi, attraverso la donazione di alimenti per la preparazione dei pasti”. Il presidente Talarico spiega che “l’Associazione, nei tanti gruppi operativi sparsi nel lametino e non solo, segua le adozioni a distanza dei bambini ugandesi raccogliendo le offerte mensili, oltre che le donazioni per far celebrare sante messe in suffragio dei defunti.Grazie al loro lavoro, quotidiano e silenzioso, da oltre vent’anni la comunità devolve a sostegno di Padre Paolino cifre consistenti, che il missionario riesce a far diventare pozzi, scuole, cibo, strutture dove crescere ed educare i ragazzi”.

Padre Paolino, presente agli eventi, ringrazia sin da ora per la generosità costante e spiega con emozione quanti dei “suoi” giovani siano già diventati medici, infermieri, insegnanti. Fortemente convinto del ruolo della scuola, “perché solo attraverso la cultura ed il sapere è possibile cambiare il futuro dell’Uganda”, proprio per questo motivo che i sostenitori di PadrePpaolino da sempre aderiscono all’iniziativa di “adottare uno studente”, ossia di accompagnare un bambino in tutto il suo percorso di studio. Il religioso, che tra poche settimane tornerà in Africa, ha bisogno di un sostegno straordinario per finanziare il suo nuovo progetto, ossia di far costruire alloggi di studio per oltre tremila dei suoi ragazzi.

“Scopo dunque delle cene di beneficenza – concludono - è proprio quello di esprimere solidarietà concreta a chi non ha voce e mezzi neanche per chiedere aiuto”.

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