Lamezia: Cgil-Cisl, ospedale a rischio chiusura per carenza personale

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Lamezia Terme - “Più volte le scriventi OO.SS. hanno evidenziato - comunicano - di aver denunciato la gravissima carenza di personale che colpisce i servizi sanitari dell’ASP e una  gestione non adeguata da parte dell’Ufficio Gestione Risorse Umane. Più volte abbiamo chiesto un incontro urgente con questa Direzione Strategica per approntare un piano strutturale ed organico per la soluzione di questa gravissima situazione, che, sta provando duramente il personale rimasto in servizio, il quale non solo con preventivati sacrifici personali è costretto a dare un minimo di garanzia ai pazienti, che affluiscono nei reparti di diagnosi e cura o ai servizi per le prestazioni sanitarie, ma addirittura da alcuni anni sono sottoposti ad un continuo processo di demansionamento al fine di sopperire alla mancanza di personale di supporto (ausiliari ed OSS)”.

“Pensavamo che con questa nuova gestione a differenza della precedente si poteva intraprendere un processo di interazione, per porre rimedio a tutte una serie d’inefficienze amministrative e organizzative, per la risoluzione di questi annosi problemi. Noi l’abbiamo dimostrato nei fatti che da una proficua concertazione tra parte pubblica e sindacale siamo riusciti a concretizzare dei buoni risulti contrattuali per i lavoratori, dandone pubblica manifestazione del buon operato della Direzione Aziendale, pertanto non riusciamo a capire questa continua levata di scudi davanti ad una proposta di fattiva collaborazione per garantire il regolare svolgimento di una attività che sta per scoppiare. Il senso di responsabilità l’abbiamo dimostrato non solo nella richiesta d’incontri, a cui Ella ha ritenuto di non dare riscontro, ma nella richiesta di atti deliberativi riguardanti la gestione e l’organizzazione del personale, per tutta risposta abbiamo ottenuto l’oscuramento dei siti istituzionali (alla faccia della trasparenza degli atti amministrativi ), abbiamo chiesto la rimozione di quei dirigenti che per manifesta incompetenza e approssimazione stanno determinando danni patrimoniali all’Azienda, visti i continui ricorsi da parte dei dipendenti ad azioni legali per mancanza di applicazioni contrattuali nei loro confronti, azioni che hanno già visto il ricorso alla Corte dei Conti. La realtà vede questi dirigenti ancora al loro posto, disprezzando ogni forma di cultura manageriale e offendendo le intelligenze presenti e attente, come uno spaccato tratto dal famoso film “ Gli Intoccabili”.  Vessando i lavoratori e non riconoscendo i diritti acquisiti contrattualmente e legalmente da una parte e sempre pronti e solerti nell’applicazione di benefici extra contrattuali con pericolosi artifici, dall’altra, al limite della legalità e oltre la decenza e il buon gusto solo per pochi sodali.

Egregio commissario straordinario dott. Perri, dopo la sua nomina al governo di questa Azienda, ci siamo rivolti ad Ella con tanta fiducia, considerato la  Sua ben nota disponibilità all’ascolto,al dialogo ed al confronto, presentando e documentando  la triste realtà che Ella ha ereditato e  ci siamo attrezzati per una fattiva collaborazione. Ad oggi, purtroppo, dobbiamo registrare che per quanto attiene la gestione e l’organizzazione del personale questa Direzione è completamente assente, a guisa della  precedente, continuando ad attorniarsi delle stesse figure, che  hanno sempre creato e continueranno a creare ulteriori danni all’Azienda. Abbiamo l’impressione che tutto faccia parte di un ben ideato disegno per chiudere,naturalmente,i presidi ospedalieri dell’ASP e facilitare, cosi, spianandone la strada,  dell’accorpamento a Catanzaro. Ai decreti del Commissario Scura non basta rispondere con proclami o articoli sui giornali ma fornendo dati certi, dati che si basano sui flussi derivati dai DRG che vengono prodotti da una Azienda. Ma se questa non viene messa nelle condizioni di produrre,ottenendo dei risultati di quantità e di qualità quali dati certi si possono fornire, se il processo,ormai chiaramente e palesemente voluto,del depauperamento continuo di personale fondamentale e vitale per le attività clinico-assistenziale e della spoliazione di strutture e servizi,continua la sua inesorabile ed inarrestabile marcia verso la fine di questa azienda,anche attraverso la mortificazione,l’umiliazione professionale e la demotivazione de personale. Come OO.SS. ripudiamo il terrorismo psicologico, ma per il senso di responsabilità, che ci appartiene, cosi come ci siamo opposti al decreto Scura, siamo costretti ad intervenire per scongiurare la chiusura del Presidio ospedaliero di Lamezia Terme, visto che nonostante i ripetuti comunicati e le denunce per autotutela anche da parte dei dipendenti delle UU.OO.di Ortopedia, Urologia, Ostetricia e Ginecologia, Pediatria, Rianimazione, Pronto Soccorso, Broncopneumologia, Blocco Operatorio del POLT per gravissima carenza di personale Medico, dei responsabili di U.O., del personale Infermieristico e di supporto, l’Ospedale, a brevissimo tempo rischia la chiusura forzata, in quanto non sono più in grado di mantenere  la continuità assistenziale, nonostante molti di loro si sono autoridotte le ferie estive, obbligatorie per legge ed altri addirittura hanno rinunciato, (questo è senso di responsabilità, ma nessuno lo sa o se ne frega), tanto è vero che nella delibera n. 553 del 20 luglio 2015 all. 7 per alcune unità operative sono previsti i posti letto ma non il personale Infermieristico, per altre unità operative il personale è accorpato senza stabilire la dotazione organica del una o dell’altra U.O. falsando  ovviamente i totali del personale riportati, se questi dati vengono trasmessi al Commissario per il piano di rientro della Regione Calabria, su quale base sarà riconosciuto il reale fabbisogno di personale? Chi ha elaborato i dati? Si è a conoscenza del numero reale di personale in servizio attivo presente nelle U.O.? Si è a conoscenza del numero reale del personale dislocato altrove ed adibito ad altre mansione?Pertanto la nostra preoccupazione, non è solo quella prevista dal decreto Scura per quanto attiene l’affossamento di questo presidio, ma la sicurezza dei pazienti e dei lavoratori e la qualità delle prestazioni da erogare che, senza un deciso  intervento, prioritario rispetto ad altra cosa , da parte della S.V.  per l’adeguamento anche in regime d’urgenza dell’integrazione del personale carente nelle UU.OO. comporterebbe, di fatto la chiusura reale dell’Ospedale di LAMEZIA TERME lasciando un grande interrogativo a tutti noi e alle generazioni future: di chi sarà la responsabilità?”.

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