Lamezia: chiusura Pediatria, Speranza visita reparto e annuncia azioni

Speranza-reparto-Pediatria-ospedale3.jpg

Lamezia Terme - Incontro aperto fra il sindaco Speranza e il primario di Pediatria Giovanni Paolo II Ernesto Saullo al reparto nel quale da oggi sono bloccati i ricoveri. Speranza ha rassicurato, per quanto possibile, i medici e il pubblico di utenti presenti all’incontro assicurando che farà “immediatamente sentire la propria voce presso gli uffici della Regione e presso la Direzione Generale dell’ASP, chiedendo al direttore Catalano di prendere provvedimenti immediati. Ci permettiamo di temporeggiare per sole 48 ore. Non è una situazione che può durare”. “Il reparto di Pediatria di Lamezia versa da circa un anno in condizioni precarie – ci dice la dott. ssa Mimma Caloiero – abbiamo solo 4 medici sottoposti a turni massacranti, mentre avremmo bisogno di un minimo di sette unità. Ciascuno di noi si impegna al massimo, abbiamo fatto sacrifici personali per evitare lo spostamento dei pazienti fuori regione”. 

Speranza-reparto-Pediatria-ospedale-2.jpg

Lo testimonia anche la presenza all’incontro di numerosi genitori, famiglie provenienti da paesi del comprensorio come S. Mango, ma anche da Vibo Valentia, con bambini che necessitano di cure continuative per patologie croniche come il diabete.  “Dobbiamo difendere ciò che resta del reparto - afferma Saullo – e soprattutto dobbiamo difendere i nostri figli”.  Speranza risponde con parole di rammarico e protesta per le promesse non mantenute dal Governo, dopo la visita di dicembre del ministro della sanità Lorenzin, specie rispetto al mancato sblocco del turn over che costringe i medici a fare straordinari impensabili. “Anche quattro notti di fila passate in ospedale – ci dice la dott.ssa Maria Ruberto – e domeniche con 30 bambini trattati in Pronto Soccorso e 14 ricoverati in reparto”.

“Dobbiamo sperare che il nuovo commissario, visto che la sanità calabrese è commissariata, non sia unicamente interessato a fare tagli per questioni di bilancio” dice Speranza. “In ogni caso - conclude il sindaco - se non dovesse smuoversi nulla, cercheremo di fare qualcosa a livello comunale e annuncia un possibile incontro della giunta con i medici del presidio. Ma ricorda anche la recente esperienza del centro trasfusionale in cui l’intervento della politica è riuscito ad evitare il peggio”.

Giulia De Sensi

Speranza-reparto-Pediatria-ospedale.jpg

REAZIONI

Bruno ad Oliverio: serve sblocco turn-over. Nomina Commissario Sanità non più rinviabile

“La richiesta di interruzione dei ricoveri ordinari in Pediatria all’ospedale di Lamezia Terme, a partire da oggi 2 marzo, dovuta alla grave carenza di organico mette a rischio anche la funzionalità del reparto di Ostetricia e Ginecologia”. E’ quanto afferma il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, in merito alla situazione del reparto dell’ospedale di Lamezia Terme.
“L’annunciata chiusura dei ricoveri ordinari in Pediatria con la garanzia per le sole emergenze e il trasferimento dei bambini altrove non mette nelle condizioni ideali i medici e gli ostetrici del territorio lamentino che trovandosi di fronte dette condizioni sceglieranno, anche per i casi non a rischio, di avviare i nascituri in Ospedali diversi da quelli di Lamezia che garantiscono il ricovero dopo la nascita per neonati con problematiche – afferma il presidente Bruno - Di fatto con il blocco dei ricoveri in Pediatria ai reparti, TIN, Neonatologia presto si aggiungerà inesorabilmente anche la Ginecologia che sinora ha garantito numeri ed efficienza”. “Ci rivolgeremo al presidente della Regione Oliverio per richiamare l’attenzione sulla situazione del reparto nel nosocomio lametino, sollecitando immediatamente lo sblocco del turn over che consentirebbe di ovviare all’ennesima emergenza e svuotamento del presidio Ospedaliero di Lamezia Terme. Ma è chiaro – conclude il presidente Bruno - che la nomina del commissario regionale non è più rinviabile, il ritardo che si sta accumulando rischia di determinare conseguenze irreparabili”.

Donato (Città delle Idee): "Subito consiglio comunale e appello a ministro Salute"

"Ci troviamo davanti ad una situazione paradossale: il reparto di pediatria dell’ospedale di Lamezia Terme oggi rischia di chiudere a causa del fatto che non c’è il personale medico ed infermieristico necessario, e l’ASP di Catanzaro non può assumere in quanto la Regione è commissariata. Qualcuno in passato ha sperperato il NOSTRO FUTURO, nel 2010 è stato imposto un piano di rientro regionale che impedisce la gestione ordinaria della sanità, e oggi noi dovremmo pagarne le conseguenze. E' necessario reagire concretamente a questa situazione, la nostra Città non può subire passivamente o con semplici proteste una vicenda come questa!Città delle Idee lancia un appello a tutto il consiglio comunale attuale, ed in particolare al sindaco Speranza ed al presidente del consiglio Grandinetti, affinché convochino d’urgenza un consiglio per adottare i provvedimenti necessari a fronteggiare l’emergenza sanitaria in atto e scongiurare l’interruzione di un servizio pubblico essenziale come è quello di pediatria.1. In primo luogo, poiché la tutela della salute è un interesse della collettività che deve essere assicurato dal sistema sanitario nazionale in forza dell’art. 1 del D.Lgs. 502/92.Città delle Idee ritiene che vada presentato immediatamente un APPELLO da parte del Comune di Lamezia Terme al Ministero della Salute, affinché venga disposta con urgenza una deroga al c.d. turnover che impedisce le assunzioni delle figure professionali strettamente necessarie.E’ inammissibile che, in forza degli sperperi e dei milioni di euro di debito che le vecchie generazioni hanno accumulato, il diritto alla salute dei lametini e dei loro bambini venga leso. La salute prima di tutto! Siamo in Europa, e dobbiamo pretendere la tutela dei nostri diritti! A costo di attivare una procedura di class action contro lo Stato Italiano! Non possiamo pagare con la salute i debiti del passato!2. Va considerato, però, che derogare alle norme nazionali che bloccano il turnover e le assunzioni in Calabria costituirebbe provvedimento straordinario ed eccezionale, non attuabile nei tempi brevi che invece servono.Nell’immediato, pertanto, il Consiglio Comunale dovrebbe chiedere alla direzione generale dell'Asp di Catanzaro di “riallocare su Lamezia il personale in servizio nelle strutture di cui è stata decretata la chiusura”, per come è espressamente previsto nelle norme sul commissariamento della sanità in Calabria.A tal proposito, facciamo presente che la Direzione Generale dell’Azienda Sanitaria avrebbe infatti l’obbligo di verificare, attraverso i necessari processi operativi di riconversione delle strutture ospedaliere di Chiaravalle e Soveria Mannelli, l’esistenza di personale da utilizzare per l’emergenza in corso presso la U.O. di Pediatria del presidio di Lamezia Terme.Individuato in tempi rapidi il personale, la Direzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale DEVE infatti intervenire, anche utilizzando l’istituto contrattuale della mobilità, trasferendo il personale necessario da altre strutture che potrebbero rivestire secondaria importanza.Interrompere un Servizio Pubblico essenziale, quale è l’attività di ricovero in un reparto di pediatria, è fatto estremamente grave e rilevante, che la popolazione Lametina e gli organi competenti sicuramente non trascureranno.Vogliamo renderci conto che il nostro ospedale serve un bacino di oltre 140.000 abitanti, ed è strategicamente baricentrico rispetto a Vibo, Catanzaro e Cosenza?Non servono proteste sterili o parole, a Lamezia servono FATTI e vigore! Chi ha il potere di rappresentanza si attivi!". Così, in una nota, Giuseppe Donato  per Città delle Idee.

Panedigrano: Direzione generale ha obbligo di utilizzare personale in servizio da altri reparti dismessi da Piano Rientro

"C’è voluta la cacciata indecorosa del Direttore Generale dell’ASP, dr. Mancuso, perché il Primario di Pediatria del nostro Ospedale si accorgesse che il suo reparto sta per chiudere. Prima non faceva altro che suggerire al Comitato Salviamo la Sanità del Lametino che le cose andavano male, per poi, una volta che il Comitato denunciava i guasti suggeriti, intervenire per conto del Mancuso e sostenere che tutto andava bene … madama la Marchesa. E c’è voluta la cocente sconfitta alle elezioni regionali con il 40% di distacco tra il centrosinistra di Oliverio e il centrodestra della Ferro per far sì che tutta Forza Italia, sia nella versione pro Mascaro dell’on. Galati, sia nella versione pro Ruberto del Consigliere Regionale Nazzareno Salerno, si accorgesse che la sanità lametina è allo stremo e che Pediatria rischia la chiusura. Prima, sia il Salerno, che soprattutto il Galati, erano in tutt’altre faccende affaccendati con Fondazioni varie. Solo che quando l’allarme lo lanciava il Comitato Sanità, Forza Italia e tutta la bella compagnia che le ruotava intorno (Talarico e l’UDC in primis) ci tacciavano di dire menzogne, di denigrare l’Ospedale, di creargli un grave danno di immagine, di allontanare gli utenti. Ora, invece, Galati & C. sono assurti a bocca della verità e denunciano le malefatte che hanno loro stessi creato solo per il pio scopo di salvare l’Ospedale. A noi ci accusavano di abbaiare alla luna. Questi loro solfeggi hanno più l’eco di latrati di iene. La verità è che, essendo al momento impossibile lo sblocco del turn over, per evitare una interruzione di pubblico servizio l’attuale Direzione Generale ha l’obbligo di utilizzare il personale in servizio reperendolo nei reparti della stessa ASP dismessi dal Piano di Rientro.
Così in una nota, interviene l'avvocato Nicolino Panedigrano.

Salerno (Fi): fatto grave il blocco ricoveri nel reparto Pediatria

“Costituisce un fatto grave il blocco dei ricoveri nel reparto di Pediatria di Lamezia e lo spostamento dei piccoli pazienti altrove. Circostanze che si traducono nella chiusura, per mancanza di personale, del reparto e nella cessazione di un servizio divenuto fondamentale per l’ambito lametino e per l’intero territorio regionale. Non solo: perché le ripercussioni si riverseranno su tutto il nosocomio costringendo i medici a decisioni non facili quando si troveranno di fronte ad una nuova nascita. È chiaro infatti il legame esistente fra la Ginecologia e la Pediatria e reciderlo può costituire un colpo mortale per la Sanità lametina”.

A segnalarlo è il consigliere regionale di Forza Italia, Nazzareno Salerno, secondo il quale: “Vanno dunque adottati  provvedimenti urgenti atti alla risoluzione di una problematica che genera disagi impensabili per la popolazione. L’effettivo sblocco del turnover - evidenzia il consigliere - deve avvenire in tempi rapidissimi, perché mentre i ragionamenti e gli equilibri politici fanno il loro corso, la gente si vede privata di servizi essenziali e deve compiere sacrifici indicibili. È pertanto indifferibile la nomina del nuovo commissario ad acta perché la Sanità - conclude Nazzareno Salerno - non può e non deve subire le conseguenze delle indecisioni della politica”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA