Lamezia, Cittadinanzattiva e Tribunale del Malato: "Ben venga ogni soluzione per migliorare sanità calabrese"

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Lamezia Terme – “La sanità calabrese non funziona, è calpestato quotidianamente il diritto alla Salute sancito dalla Costituzione: i dati che riguardano i Lea, le liste d’attesa, le malattie croniche e la mortalità sono tra i peggiori d’Italia, causa principale dell’emigrazione sanitaria ma anche e soprattutto la dimostrazione di una vera e propria mancanza di cure per i cittadini e le cittadine meno abbienti”. Esorde così Felice Lentidoro, segretario regionale di Cittadinanzattiva-Tribunale per i Diritti del Malato in merito all’attuale situazione degli ospedali calabresi.

“In questi giorni – aggiunge - gli ‘ospedali da incubo’ sono sotto i riflettori del Governo e dei media nazionali ma i problemi, come ben sanno i calabresi, sono di vecchia data, solo acuiti dagli ultimi anni di commissariamento della Sanità regionale. Basta un solo dato per capire la drammaticità della situazione: dalle ultime stime l’attuale deficit della Sanità regionale è di 150 milioni di euro, nel 2013 era di 31 milioni. Nell’era del commissario Scura, dunque, negli anni dei tagli indiscriminati per fare cassa, della chiusura di ospedali e reparti e dell’assoluta mancanza di alternative per gli ammalati, i calabresi hanno avuto il danno e la beffa più feroci: servizi peggiorati, minor accesso alle cure e addirittura spese e debiti elevatissimi, debiti che dovranno essi stessi pagare. Ben venga dunque ogni soluzione atta a migliorare veramente la Sanità pubblica in Calabria e il diritto alla Salute dei calabresi. Ben venga il nuovo Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa, alla cui stesura Il Tdm ha ampiamente collaborato, per il quale invitiamo il Consiglio regionale a legiferare, come da Decreto, entro i 60 giorni dalla emanazione, ricordando che esiste la copertura finanziaria perché il decreto sia applicato. Ben venga il Decreto Calabria, annunciato dalla ministra della Salute e di prossima e vicinissima emanazione. Ben venga anche la nuova Azienda Sanitaria Unica di Catanzaro se questa risponderà, non solo nelle intenzioni dei legiferanti ma anche nel Protocollo d’intesa atteso entro i prossimi 90 giorni, alle esigenze dei cittadini calabresi e farà fronte con attenzione e oggettività alle esigenze e richieste di cure, ampiamente documentate, dell’area più grande e importante della Regione. 

“Cittadinanzattiva-Tribunale per i Diritti del Malato – conclude - come nelle sue prerogative e nel consueto rispetto e spirito di collaborazione con le istituzioni e i vari soggetti parti in causa, continuerà a vigilare sul territorio attraverso i suoi volontari, registrando quanto succede nei presidi sanitari, verificando direttamente l’osservanza della legge, la congruità e la tempistica delle prestazioni erogate, raccogliendo le opinioni e gli eventuali esposti dei cittadini e partecipando ai Tavoli di discussione istituzionali e non. Nello stesso tempo non mancherà di denunciare la mancata osservanza che, nel caso del Piano delle liste d’attesa, ricordiamo prevede sanzioni e anche decadenza e la sostituzione delle figure apicali dell’amministrazione dei servizi sanitari”.

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