Lamezia, Coordinamento salviamo la mensa: "Amministrazione non ha accolto nostri suggerimenti"

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Lamezia Terme - Pubblichiamo la nota del coordinamento cittadino "Salviamo la mensa" su alcune considerazioni in merito al bando di gara per l'assegnazione del servizio di refezione scolastica (triennio 2016-2019) pubblicato il 15 apile sull'albo pretorio comunale, che, come affermato dal coordinamento, non ha tenuto conto di diversi cambiamenti richiesti. 

"Siamo sicuramente felici che alcuni dei suggerimenti fatti siano stati accolti - puntualizzano dal coordinamento - come l'indicazione di 'preferire' la fetta di pane casereccio alla rosetta, la distribuzione della frutta come spuntino di metà mattina, la raccomandazione a 'preferire' sempre prodotti freschi al surgelato e l'introduzione dell'indicatore di qualità in modo che l'80% di frutta, verdura e ortaggi siano di stagione e di produzione locale.

Tuttavia, molti dei cambiamenti che il Coordinamento Cambiamo la Mensa di Lamezia aveva chiesto nei vari incontri tenuti con l'Assessore Elisa Gullo, con la responsabile del SIAN dell'Asp dottoressa Marina La Rocca, e in quelli avuti con le Commissioni Scuola e Sanità del Comune, non sono stati raccolti: in particolare la necessità di ridurre la carne costantemente presente nel menu, 4 giorni su 5, e i salumi a dispetto dell'allarme lanciato dai più recenti studi scientifici. Il presidente del Coordinamento Cambiamo la Mensa, dr. Franco Berrino, dell'Istituto Tumori di Milano, sottolinea: "Non è la nostra modesta organizzazione a proporre i cambiamenti fondamentali che richiediamo, bensì l’Unione Europea e l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che hanno redatto il Codice Europeo Contro il Cancro".

Un documento, quest’ultimo, che suggerisce la necessità di evitare le carni conservate e limitare il consumo di carni rosse tra le 12 indicazioni per ridurre il rischio di cancro. “Siamo preoccupati del fatto che – ribadisce il coordinatore regionale del Coordinamento Raffaella Natale - questa amministrazione comunale e l'Asl si siano dimostrati fortemente ostinati a non ridurre le proteine animali, gli insaccati e i cibi raffinati che continuano a essere ampiamente presenti nel menu destinato ai nostri bambini”. A loro chiediamo: in base a quali studi scientifici ritengono che sia utile servire nelle mense scolastiche i salumi? In base a quali studi ritengono indispensabile proporre cibo animale quasi tutti i giorni? Senza poi tralasciare che l’epidemia di obesità infantile, grave soprattutto nel Sud del paese, è una seria minaccia per la salute futura dei nostri figli. L'osservatorio OKkio alla salute, promosso e finanziato dal Ministero della Salute, piazza la Calabria al secondo posto nella classifica nazionale per quanto riguarda sovrappeso e obesità in età infantile.

Eppure, nonostante ciò - proseguono - questa amministrazione ha preferito non ascoltare il grido di allarme lanciato dagli organismi nazionale ed europei e ha accolto solo in minima parte i nostri suggerimenti. Rifiutata anche la richiesta di predisporre un menu alternativo per chi per ragioni etiche o religiose non vuole mangiare la carne. Bambini che dovranno continuare ad accontentarsi di un menu di serie B, arrangiato e quindi non equilibrato, pur pagando il servizio mensa come tutti gli altri. Non accolta pure la proposta dello sporzionamento dei pasti nelle scuole provviste di locali idonei che avrebbe migliorato di molto la qualità delle pietanze servite o ancora l’introduzione di un elenco dettagliato dei prodotti biologici da usare o la preferenza per carni macellate localmente invece che di importazione.

Non capiamo inoltre perché il bando sia stato pubblicato in tutta fretta mentre la Commissione Scuola votava a maggioranza il documento, venuto fuori dall'ultimo incontro in Comune con il nostro Coordinamento, le commissioni mensa di tutti gli istituti del territorio e con le referenti del Sian, contenente queste specifiche proposte da inserire nel capitolato allegato al bando di gara. I termini di comodo usati poi nel capitolato mettono l’azienda aggiudicataria del bando, nella condizione di poter abilmente bypassare le indicazioni che dovrebbero essere invece più vincolanti. Detto questo, siamo felici di sottolineare l’appoggio di molte persone di rilievo, tra cui consiglieri comunali, di tutti gli schieramenti politici, che si sono dimostrati sensibili e vicini alla nostra causa, così come i presidenti della Commissione Scuola e Salute, Maria Grandinetti e Pasquale Di Spena e il consigliere Rosario Piccioni che hanno sostenuto con tenacia questo nostro progetto. 

Ma al di sopra di tutti, persone e genitori, convinti dell'importanza di apportare seri cambiamenti per la salute dei nostri figli. In ogni caso noi non ci arrendiamo e continueremo serenamente a lavorare per informare le autorità sanitarie, le famiglie, le scuole, continuando a chiedere i cambiamenti necessari per far sì che i nostri bambini possano mangiare e vivere in modo sano". 

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