Lamezia Terme - Un 25 aprile partecipato e ricco di tante iniziative quello che la città celebra oggi per il settantesimo anniversario dalla liberazione nazifascista. La commemorazione ha avuto inizio alle 10 con un presidio organizzato dallo Spazio Sociale Terra e Libertà che ha arricchito l’area pedonale di corso Nicotera con reading e musica a tema. Una mostra fotografica ha poi ripercorso scatto dopo scatto gli anni della resistenza e la tenacia delle donne, in migliaia impegnate nel periodo della lotta partigiana. Una partecipazione la loro, non sempre ricordata e che torna in primo piano a 70 anni dalla liberazione.
Alle 12, come da tradizione, il Sindaco Gianni Speranza, ha voluto rendere omaggio non solo ai lametini caduti in guerra, ma anche per mano del lavoro e della criminalità. Accompagnato dalla giunta, dal parroco della Cattedrale Don Carlo Cittadino e da tanti lametini, ha posto corone d’alloro sulle lapidi dei coniugi Aversa, Pasquale Cristiano, Francesco Tremonte, Vinicio Cortese, Domenico Antonio Petruzza, fermandosi infine davanti al monumento in ricordo dei caduti in guerra. Il sindaco, alla sua ultima celebrazione per il 25 aprile, perché ormai alla fine del suo mandato, ha voluto non solo ripercorrere la sofferenza della persecuzione nazifascista, ma anche la presenza oggi di una dittatura moderna, fatta di illegalità, mafia, criminalità e il dispiacere legato all’ultima tragedia degli immigrati nel mar mediterraneo. “Solo così le parole resistenza e libertà hanno un senso – ha concluso Speranza - ricordando ai giovani il nostro passato ma anche rendendoli consapevoli del fatto che ancora oggi esiste un’umanità affamata e una dittatura mascherata fatta di ingiustizie e tanto dolore che deve al più presto essere cancellata con l’amore verso tutti, indistintamente”. I festeggiamenti per il 25 aprile continuano alle 17 al Parco Peppino Impastato, con mostre, presentazioni di libri e aperitivo sociale.
Alessandra Renda
© RIPRODUZIONE RISERVATA
