Lamezia, IIS 'Da Vinci' finalista a concorso internazionale su corruzione con “La vittoria di Giulia”

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Lamezia Terme – È notizia degli ultimi giorni quella riguardante la vittoria di un gruppo di studenti dell’Iis  “Leonardo Da Vinci” – Itis di Lamezia Terme al concorso di cortometraggi inserito nell’ambito del progetto “Innovative Approaches towards Teaching Anticorruption in Formal Education” che, finanziato da “Erasmus plus programme – KA2 Strategic Partnership in the Field of Secondary Education”, nasce dalla collaborazione di Transparency International Ungheria, Slovenia e Italia. Un concorso arrivato in finale con “La vittoria di Giulia”, storia scritta dai ragazzi dell’Indirizzo Grafica e Comunicazione, insieme a “Lo sport contro la corruzione”, scritta dai ragazzi dell’IIS Pertini-Falcone di Roma, e a “La vita di un eroe”, scritta dai ragazzi del Liceo delle scienze umane Vito Scafidi, Sangano (Torino). Si chiama “Immagina un mondo senza corruzione” l’attività svolta dagli studenti, sotto forma di scrittura creativa. L’obiettivo, che ruota intorno ad una collaborazione fra Trasparency International Italia e l’Istituto Da Vinci iniziata nel 2014, è quello di sensibilizzare le nuove generazioni al tema della ‘corruzione’. Contrastare l’illegalità con l’unica arma possibile: la cultura.  In questo, gli strumenti audio visivi, la fotografia e la scrittura possono essere d’aiuto e sono volti a fornire nuove consapevolezze.

Entusiasta del lavoro svolto, la dirigente Amelia Roberto afferma “Ci congratuliamo con la classe che ha vinto il concorso, scelta fra le tre di tutta Italia, specie perché la storia è stata creata da un Istituto Tecnico”. La storia di Giulia mette in evidenza la ‘malasanità’, un problema ch’è ormai di rilevanza nazionale spesso dimenticato dalle istituzioni.

“Il finale nella storia è positivo – continua la dirigente – ecco, noi vorremmo che questo finale non fosse solo una storia inventata e diventasse quotidianità”. A seguire i ragazzi nel progetto, le docenti Angela Fazio, Giovanna Torcasio e Marcella Gariano. “Abbiamo lavorato per moduli contenenti tecniche d’insegnamento innovativo, e attraverso l’Erasmus Plus a fine anno abbiamo portato a termine un processo simulato, un fumetto messo in scena, una canzone” ha spiegato la docente Angela Fazio mentre per la professore Gariano, la vittoria dei ragazzi è anche da associare alla disponibilità della dirigente, grazie alla quale lungimiranza è stato possibile realizzare ampia progettualità. “Siamo riusciti a coglier la chiave di lettura, – dice la Gariano – in questo nostro fare non abbiamo interpellato il politico di turno ma abbiamo coinvolto direttamente i ragazzi, i quali hanno prima interpretato il problema e poi hanno cercato forme di risoluzione”.

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Otto storie, dunque, che descrivono uno spaccato della società, da cui emerge tutto ciò che attiene alla cosa pubblica. Si è scritto di smaltimento di rifiuti, inquinamento, test universitari con le conseguenti difficoltà, si è inoltre toccato l’equilibrio familiare e tanto altro. Un interscambio d’obbligo, sembra essere quello fra ‘scuole’ e ‘istituzioni’. Così Paolo Mascaro esprime la sua soddisfazione, da primo cittadino della città “Avete toccato uno dei nei in assoluto della civiltà odierna e antica, la corruzione è reato spregevole perché il soggetto che viene a essere parte attiva vuole arricchirsi utilizzando la propria posizione, a questo non deve esservi mai alcun tipo di giustificazionismo”. Rispetto al reato più antico e sempre attuale, in aumento, quale la corruzione presente in ogni dove, ovunque ci sia ‘potere’ Mascaro incoraggia i giovani ad avere un costante ‘occhio vigile’. “La vera rivoluzione è sul piano culturale, il valore del denaro è minimale, non lasciatevi ingannare dall’idea che il denaro possa darvi la felicità, l’unica felicità possibile è una coscienza pulita”.

È dello stesso avviso anche il regista Mario Vitale, guida in questo percorso che porterà alla fase finale del progetto, ovvero alla realizzazione di un cortometraggio, circa la necessità di una scuola che abbandoni metodi classici e si avvicini a nuovi progetti, costituendone senz’altro dei filtri educativi e pedagogici. “Nella storia, emerge il profilo di una dottoressa che si trova a scegliere fra il valore del denaro e quello della vita – commenta Vitale – reputo interessante aver posto una persona di fronte una scelta, quella fra il bene e il male, quando un cortometraggio ci pone davanti a questi interrogativi credo abbia centrato tutto”. Ai vincitori sarà garantito, in un secondo momento, un supporto tecnico per la realizzazione dei video ed una giuria internazionale selezionerà i video migliori, uno per ogni Paese, che saranno premiati con un riconoscimento di 1000 euro.

 V.D.

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