Lamezia, il degrado non risparmia il centro: erbacce, rifiuti e buche da piazzetta San Domenico a via Garibaldi

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Lamezia Terme - Da via Crocefisso alla zona del mercatino, da piazzetta San Domenico a corso Numistrano fino alla centralissima via Garibaldi: tour attraverso le aree storiche più frequentate di Lamezia Terme, niente affatto risparmiate da un degrado a cui purtroppo spesso ci si abitua, ma che per essere sanato ha un gran bisogno di essere raccontato. Si parte dall’annosa condizione della fontana di piazza Mercato Vecchio, ridotta a ricettacolo di bottiglie e lattine vuote.

“Bisogna ammettere che tutte le volte che viene pulita e riempita d’acqua, dopo una settimana è tale e quale. Proponiamo in realtà che venga riconvertita secondo un progetto diverso, di più facile manutenzione: un parco giochi per i bambini o un prato con panchine”.  Dice il presidente di Italia Nostra Giuseppe Gigliotti. Il tour prosegue verso via Crocefisso, una delle più antiche della vecchia Nicastro, attraverso un manto stradale disseminato di buche e sormontato per un lungo tratto da un’impalcatura rugginosa ad arco che regge due palazzi posti ai lati della strada, “posta in loco circa 10 anni fa e mai più rimossa”. La distanza dalla zona dove si svolge il frequentatissimo mercatino del sabato è di poche centinaia di metri, ma se lì la situazione del manto stradale è migliore, i problemi annosi sono forse più gravi. “I servizi igienici ad uso pubblico – che pure esistono – in questo luogo frequentati da esercenti che sostano per intere giornate, sono completamente inservibili”, ci dice il coordinatore Giuseppe Marinaro. Effettivamente la situazione è inenarrabile, le strutture si trovano nel più assoluto degrado, e la vegetazione circostante le aree, a ridosso del fiume Canne, divora i margini dell’intera zona; più avanti i cespugli occupano per intero perfino i marciapiedi, rendendoli inservibili per un tratto. Risalendo verso Corso Numistrano ci si sposta in una zona vicinissima al centro eppure seminascosta, sempre in prossimità del fiume Canne. “Qui sorgono ben 11 miniappartamenti ristrutturati, destinati dall’amministrazione Speranza a giovani coppie e anziani, oggi completamente abbandonati, con relativo giardino comune”.

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Il giardino, molto ampio, dotato di strutture ludiche per i bambini e perfino di un anfiteatro, è chiuso da un cancello con lucchetto e completamente divorato dalla vegetazione spontanea. Ma un cestino stracolmo di bottiglie vuote e altri rifiuti rivela che il luogo purtroppo viene abusivamente frequentato. Si risale così verso via Garibaldi, dove l’esercente di un’attività commerciale mostra davanti al suo negozio una buca decisamente profonda che “sta lì da più di un mese” rendendo il percorso pericoloso per la popolazione anziana residente. Risalendo da Corso Numistrano, se ne trovano diverse altre là dove piazza Mercato Vecchio guarda verso piazzetta San Domenico. Lì, davanti al Teatro Umberto, uno dei monumenti simbolo di Lamezia, una fila di bidoni della differenziata, simile purtroppo a molte altre presenti sul Corso, è un vero pugno nell’occhio per chi si fermi ad ammirare l’antichità della facciata. “La nostra proposta”, ci dicono da Italia Nostra, “è che si creino dei recipienti appositi nella zona mercatale, magari sui lati oggi infestati dalla vegetazione, e li si adibiscano esclusivamente ai rifiuti differenziati prodotti dalle attività commerciali presenti sul Corso e nelle zone storiche. Gli esercenti potranno depositarli lì a fine giornata, e salvare il decoro”. Ma c’è anche un’altra proposta: “Vorremmo suggerire all’amministrazione, per poter rispondere con tempestività alle numerose esigenze che si presentano sul territorio, di creare una squadra di pronto intervento, con dipendenti propri, che risponda alle segnalazioni risolvendo quelle che sono le necessità più immediate”.

Giulia De Sensi

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