Lamezia: Impresa sociale Talia, nessun degrado al parco Mastroianni

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Lamezia Terme – Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’associazione Talìa Impresa Sociale in  merito al decoro dei parchi urbani e dopo la segnalazione fotografica e poi pubblicata giuntaci in redazione da parte di una mamma che, portando al parco giochi del parco Mastroianni il proprio bambino, aveva visto e fotografato una siringa lasciata lì da qualche tossicodipendente. Ecco cosa ci ha scritto la Talia.

“In relazione alla segnalazione apparsa su questa testata giornalistica, con la quale si diffonde, attraverso la foto di una siringa lasciata incustodita sulla scaletta di uno scivolo, una correlazione sbagliata tra l'oggetto rappresentato e l'idea di abbandono e degrado del Parco Felice Mastroianni, in qualità di ente gestore precisiamo che:

- bene ha fatto la mamma di una bambina a segnalare la presenza di una siringa. Si tratta di un comportamento proattivo di denuncia, di partecipazione e di cittadinanza attiva, un valore da coltivare e sollecitare in ogni modo; - la siringa è l'ennesima di una lunga serie che gli operatori addetti alle pulizie del parco, individuano e raccolgono con una certa frequenza, a testimonianza del persistere di un problema di devianza che non riguarda la manutenzione del parco, come erroneamente viene rappresentato nell'articolo, ma l'uso sbagliato che dello stesso viene fatto da una minoranza di persone. Il Parco non è caratterizzato da nessuna forma di abbandono, semplicemente presenta i segni del passato, tracce e cicatrici di vandalismo, di deturpazione, di noncuranza che un progetto di rigenerazione e recupero di medio periodo potrà e saprà cancellare, riportando l'area all'antico splendore.

Il Parco Mastroianni infatti fa parte, da poco più di un anno e mezzo, del progetto Habitat, di un nuovo modello di gestione che include i tre più grandi parchi urbani della Città di Lamezia Terme. Il Parco nello specifico soffre di alcuni problemi riassumibili in obsolescenza dell'infrastruttura dovuta all'età del bene, eccessiva frequentazione di cani domestici che utilizzano il parco come una latrina a cielo aperto, illuminazione pubblica danneggiata da sostituire e/o ripristinare, presenza di area giochi usurata e non più adeguata alle sue funzioni, il cui ripristino dipenderà, non appena possibile e sostenibile economicamente, da un intervento straordinario da parte dell'ente comunale.  Habitat è sostenuto da Talia, un'Impresa Sociale senza scopo di lucro, che raggruppa 7 organizzazioni di terzo settore e 50 organizzazioni della società civile e del mondo profit e non profit. Habitat è un modello di gestione e di innovazione sociale che mette a rete il Parco Peppino Impastato, il Parco XXV Aprile, il Parco Felice Mastroianni. Il progetto di gestione nella fase di start up ha già raggiunto risultati importanti e significativi: - il Parco Peppino Impastato è stato individuato e selezionato dalla Commissione Europea, nel giugno 2013, come un esempio positivo in Calabria di utilizzo dei fondi comunitari e avvio di un modello di gestione di un bene pubblico innovativo, inclusivo, partecipato e sostenibile; - ha ripristinato e rigenerato tre importanti aree verdi cittadine (30 ettari circa) che versavano in stato di degrado, di cui due (Impastato e XXV Aprile) mai interessati da forme di manutenzione, cura e gestione;- ha restituito al quartiere e alla città il Parco Impastato, che grazie alle sue caratteristiche, è diventato in poco tempo luogo di importanti eventi locali e regionali (Lamezia Sport Village, sede regionale di Slow Food, Lamezia in Cammino, Fiera dell'orientamento scolastico, ecc.); - ha aperto un bar di servizio per utenti e famiglie, implementando le basi della sostenibilità economica del modello di gestione; - ha messo in cantiere per i prossimi anni, grazie ad attività progettuali e ad azioni di scouting di nuove risorse finanziarie nazionali e comunitarie, di importanti interventi infrastrutturali, sociali e culturali. Tutto ciò è stato realizzato in collaborazione con il Comune di Lamezia Terme, che ha assegnato al privato sociale la gestione dei parchi pubblici tramite un bando pubblico.

Certo, molte cose rimangono ancora da fare in termini di interventi infrastrutturali e di decoro urbano, di innesto di nuove piante, di realizzazione di nuove aree gioco, di attivazione di servizi di ristorazione, di ripristino di aree degradate, di creazione di aree ristoro e zone d'ombra, di garden per la consumazione del caffè e dei gelati, di realizzazione di sala cinema e teatro per i bambini, di creazione del planetario per le scuole, di realizzazione della biblioteca di quartiere grazie alla collaborazione di Rubbettino e di altri editori calabresi, di creazione dei mercatini del biologico, di attivazione dei laboratori e dei campus per bambini, della creazione di una fablab e di corsi di robotica, ecc. Ma la frequentazione e il rinnovato entusiasmo di associazioni e cittadini che quotidianamente frequentano i parchi ha posto le basi per un percorso progressivamente proficuo e virtuoso.

Habitat infine è stato scelto da Aniti, un'Impresa Sociale calabrese finanziata dal Miur tramite il recente bando Social Innovation, per lanciare dei contest di crowdfunding tramite la piattaforma tecnologica Risorgimenti Lab, allo scopo di favorire modalità di raccolta fondi e donazioni da parte dei cittadini e degli utenti per la realizzazione e la valorizzazione sui parchi cittadini, di interventi puntuali e misurabili come ad esempio le aree giochi. Poiché molti cittadini, scuole, parrocchie e associazioni stanno collaborando nella gestione partecipata dei parchi, tutti coloro che desiderano rendersi parte attiva contribuendo allo sviluppo del progetto di gestione possono scrivere a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Maggiori informazioni su: facebook.com/HabitatPark."

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