Lamezia, inaugurata “Una stanza tutta per sé” nella caserma dei Carabinieri: “Un luogo dove denunciare le violenze e sentirsi protette” - VIDEO

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Lamezia Terme - Stalking, violenze sessuali, maltrattamenti in famiglia, nei confronti di donne e minori. Anche Lamezia non è esente da questo tipo di reati e, purtroppo, rappresentano uno spaccato sulle quali da tempo forze dell’ordine, magistratura e associazioni hanno deciso di fare rete e attivarsi per arginare questo tipo di fenomeni violenti.

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In quest’ottica, dopo varie iniziative in questo senso, è stata inaugurata nella caserma dei Carabinieri di Lamezia Terme una aula d’ascolto, una “Stanza tutta per sé” dedicata all’audizione protetta di minori e vittime di violenza. Una sorta di oasi dove le donne che vorranno intraprendere questa azione coraggiosa, avranno a disposizione tutto ciò che serve loro, partendo da due cose fondamentali: la tranquillità e la protezione.

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Il progetto nasce dalla sinergia tra il Soroptimist Club di Lamezia Terme e il Comando Gruppo Carabinieri di Lamezia, e si inserisce nell’ambito del più ampio progetto nazionale realizzato dall’Unione Italiana “Soroptimist International” con il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri. 

La finalità è quella di creare un ambiente protetto dove le donne possano sentire accolte, e rassicurate, soprattutto libere di poter denunciare le violenze subite o anche solo confidarsi. Oltre ad un ambiente confortevole, la stanza è dotata di un sistema audio video che permette la registrazione dei colloqui in maniera discreta, così da non turbare chi deciderà di affidarsi a quello strumento.

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Al taglio del nastro stamane alla Caserma del Gruppo carabinieri di Lamezia, c’erano tutte le autorità civili come il commissario straordinario Francesco Alecci, tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine e il vescovo di Lamezia, Monsignor Cantafora che, riprendendo le parole di Papa Francesco ha ribadito il ruolo fondamentale della donna nella famiglia e nella società.

Presenti anche il presidente del Tribunale Bruno Brattoli e il Procuratore della Repubblica di Lamezia, Salvatore Curcio, che si è espresso anche in passato duramente contro questo tipo di reati e ha dichiarato che come Procura sarà sempre in prima linea per combatterli.

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“L’Arma da tempo investe sulla formazione contro questo genere di reati” ha commentato il tenente colonnello Massimo Ribaudo, comandante del Gruppo Carabinieri di Lamezia che, insieme alla presidente del Club Soroptimist Lamezia Lucia Greco e alla presidente nazionale del Soroptimist International, Patrizia Salmoiraghi hanno espresso tutta la loro soddisfazione per la realizzazione di questo progetto che servirà “a ridurre l’impatto psicologico per una donna già provata per la sua situazione” e soprattutto, hanno poi aggiunto “facilitare il momento della denuncia nel momento in cui si intraprende una scelta così faticosa”.

Non solo questo, perché i Club si vorranno attivare anche per proseguire nell’affiancamento delle donne anche nelle fasi successive alla denuncia. Un percorso lungo che necessita di un appoggio morale e psicologico, affinché le donne non si sentano sole e due volte vittime.

Claudia Strangis

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