Lamezia, inaugurato Centro sportivo diocesano: "Un luogo solidale che tende all’integrazione" - VIDEO

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Lamezia Terme – È stato inaugurato, con la benedizione del vescovo Luigi Antonio Cantafora, il centro sportivo San Luigi Gonzaga. La struttura verrà gestita dalla Fondazione Caritas insieme con l’Associazione Papa Giovanni XXIII, nella persona di Arturo Mottola, responsabile della Casa Famiglia ospitata nell’ex-Seminario Vescovile e che accoglie minori e disabili. Il centro Sportivo Diocesano, è stato realizzato grazie ai fondi 8xmille assegnati alla Diocesi, in via Vignola Stella, adiacente alla Casa San Tarcisio. Un luogo di speranza e di aggregazione che per il vescovo Cantafora “aprire un centro sportivo, un luogo dove i giovani possono socializzare ed educarsi a stare insieme, ad essere solidare gli uni con gli altri, non credo sia una cosa da poco. Abbiamo fatto tutto questo affinché il centro sportivo porti qualcosa in più, è un campo solidale che tende all’integrazione”.

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La finalità, quindi, del Centro Sportivo Diocesano è quello di offrire opportunità di integrazione e inclusione sociale mediante lo sport come terreno dove valorizzare le diversità fisiche, economiche e sociali. I destinatari prioritari di questo progetto: persone con abilità differenti, minori e migranti. Per l’occasione e per “testare” da subito il campo di calcio a cinque si è tenuto un triangolare amichevole tra le vecchie glorie Vigor Lamezia, la rappresentativa delle forze dell’ordine e la squadra del clero Lamezia Terme. Momenti di gioia e condivisione con le famiglie e i tanti bambini accorsi per l’occasione.

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Il centro prevede un campo di calcio a 5 regolamentare, un campo di pallavolo, una pista per la corsa e locali spogliatoi e docce. Un luogo, quindi, che saprà essere punto di riferimento per ragazzi e giovani e per quanti abbiano bisogno di un luogo dove integrarsi e condividere il proprio tempo. Nel centro si potranno svolgere attività molteplici dall’attività sportiva e ludica in favore di portatrici di handicap, dei migranti alle attività di fitness per donne in situazioni di obesità e, ancora, tornei di calcio inter-ecclesiali; attività con minori e persone svantaggiate; percorso di assistenza psicologica alle famiglie e beneficiari.

Antonia Butera

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