Lamezia, inaugurato nuovo anno scolastico al liceo Classico-Artistico “F. Fiorentino”

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Lamezia Terme - Nell’atrio del Liceo Classico “F. Fiorentino” la cerimonia d’inaugurazione del nuovo anno scolastico è stata suggellata dalla presenza del Vescovo della città, Mons Giuseppe Schillaci. Il dirigente Nicolantonio Cutuli, gli alunni, i docenti e tutto il personale della scuola hanno accolto con un caldo applauso la nuova guida spirituale e hanno sentito con intensità di appartenere ad una comunità in cammino. L’entusiasmo degli alunni e delle alunne nel ritrovarsi dopo le vacanze estive, i rami di alloro e di ulivo utilizzati per ornare l’atrio, hanno fatto da sfondo agli auguri del dirigente. “Il Liceo Classico Artistico ‘F. Fiorentino’, una scuola che coniuga tradizione e innovazione - sottolinea il Dirigente - una scuola al passo coi tempi, che ha saputo cogliere le trasformazioni in atto, ampliando l’offerta formativa in relazione alle esigenze culturali degli studenti e delle studentesse.”

L’offerta formativa del Liceo Fiorentino, per l'anno scolastico 2019/20, si è arricchita dell’indirizzo Biomedico, mentre lo scorso anno aveva introdotto il Liceo Quadriennale Europeo. Senza tradire la sua vocazione classica, il Fiorentino offre sin dal primo anno la curvatura linguistica, logico-matematica, economico-giuridica; e, tra i nuovi percorsi formativi si deve aggiungere il liceo artistico, giunto al quarto anno di attività. “Una scuola efficace ed efficiente – continua il dirigente - che non si é fermata neanche durante le vacanze estive; una scuola operativa, che ha lavorato per la realizzazione di nuovi percorsi d’insegnamento-apprendimento e per preparare un ambiente accogliente ed organizzato.”

Mons. Schillaci, citando Dante: “Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza", ha invitato i ragazzi a cogliere l’opportunità che la scuola offre loro, per avere poi la capacità di decidere del proprio futuro, poiché la scuola ha il compito di sviluppare la consapevolezza del proprio essere e delle proprie attitudini per svilupparle al meglio. L’entusiasmo e la passione devono animare e sostenere alunni e docenti. La scuola, è luogo privilegiato del confronto, delle belle relazioni, delle amicizie. Quelle che nascono sui banchi di scuola si conservano nel cuore e nelle mente per tutta la vita. Oltre ai docenti, è intervenuto Antonio De Fazio, Presidente del Consiglio d’Istituto che ha indirizzato nel suo augurio soprattutto ai ragazzi delle prime classi, che iniziano il percorso scolastico e a quelli delle quinte che lo concludono.

La scuola ha donato al Vescovo una piantina di ulivo, pianta sacra simbolo di rigenerazione e di pace. Oltre ai rami d’ulivo nell’addobbo era presente l’alloro, che, spiegano dall’istituto “nel mondo antico è simbolo di sapienza e di gloria e, nel contesto di inizio, deve rimandare alla consapevolezza di ciò che a scuola si impara: il sapere, il saper fare, il saper essere, facendo assaporare ai giovani la ricchezza della cultura, strumento necessario per comprendere la realtà e la propria umanità”.

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