Lamezia, incandidabilità Mascaro, Paladino e Ruberto: udienza rinviata al 12 aprile - VIDEO

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Lamezia Terme – Udienza rinviata al 12 aprile e sarà, per l’ex primo cittadino Paolo Mascaro, anche l’occasione di essere sentito di persona dai giudici. Si è conclusa quindi con uno slittamento la seduta a suo carico e nei confronti degli ex consiglieri comunali Giuseppe Paladino Pasqualino Ruberto.  Secondo il Ministero dell’Interno sarebbero infatti loro tre i diretti responsabili dello scioglimento ed è per questo che è stata richiesta per loro l’incandidabilità. Mascaro ha risposto oggi alle domande dei giornalisti sulla richiesta avanzata dal Viminale e non manca di commentare anche la chiusura indagini dell'inchiesta Eumenidi, per la quale si è visto notificare l'avviso di conclusione indagini per abuso d'ufficio e falsa testimonianza al Pm.

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Accompagnato dai suoi legali Palamara, Dina e Bernardo Marasco, l'ex primo cittadino si è presentato al Tribunale di Lamezia dinnanzi al Procuratore della Repubblica Salvatore Curcio e al collegio di Giudici (Presidente Fontanazza e a latere Aragona e Regasto). Presenti anche i legali degli ex consiglieri Paladino, l'avvocato Canzoniere, e di Ruberto, gli avvocati Murone e Sirianni. 

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Mascaro: “Sicuro che chiederanno il rigetto della richiesta per la mia incandidabilità”

“La causa è stata rinviata al 12 aprile perché la Procura della Repubblica ha chiesto un termine per meglio esaminare la documentazione prodotta e rassegnare le proprie conclusioni – ha spiegato Mascaro uscendo dal Tribunale – anche i difensori di Paladino e Ruberto hanno chiesto un termine di difesa. Noi in realtà eravamo già pronti affinchè si decidesse oggi”.

"Ho finalmente chiarito tramite i miei legali, dopo 8 mesi e 13 giorni – ha aggiunto ancora l’ex Sindaco - che non vi è alcuna virgola che possa essere inficiata da illegittimità, ed è per questo che chiediamo la revoca di un procedimento che prima di massacrare un’intera città ha massacrato la democrazia e la libertà. Il 12 aprile saremo qui per scrivere la parola fine del primo grado e spero che sia il Ministero dell’Interno, sia la Procura, possano effettivamente convenire nella richiesta di rigetto di incandidabilità per la mia persona”.

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Le ipotesi d’accusa: duplice ruolo Sindaco-avvocato e 5 atti amministrativi

Se Paladino e Ruberto erano già coinvolti nelle già note inchieste giudiziarie, dalla memoria depositata il 19 febbraio, all’ex primo cittadino, così come anche specificato nelle 240 pagine di dossier redatte dalla commissione d’accesso al Comune, vengono addebbitati il suo possibile conflitto d’interesse legato al duplice ruolo avvocato-sindaco rivestito durante il mandato, e 5 specifici atti amministrativi dei quali è stato ritenuto responsabile.

“Si tratta della duplice difesa – chiarisce Mascaro – e cinque atti riguardanti gli appalti per la manutenzione stradale, il verde pubblico, la Cardamone Group, l’assegnazione dei beni confiscati e il disordine amministrativo. Tutte cose per le quali abbiamo già avuto modo di chiarire e smentire. Risulterà invece che la mia amministrazione merita un plauso per quanto al contrario di positivo è stato fatto”.

Alessandra Renda

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