Lamezia, incontro comitati su sanità: “Continua spoliazione ospedale, siamo a un punto di rottura”

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Lamezia Terme Vertenza Lamezia per discutere e ribadire un secco diniego alla “continua spoliazione” dell’ospedale cittadino. La sanità è stata dunque l’argomento cui si è discusso nella sala consiliare di corso Numistrano. L’incontro è stato organizzato dai tre comitati sulla sanità: ‘Salviamo la sanità del lametino’, ‘Tribunale dei diritti del malato’, ‘Comitato malati cronici’ e dal ‘Comitato 4 gennaio’. A dare il via all’incontro l’avvocato Nicolino Panedigrano (Comitato salviamo la sanità del lametino), che ha ribadito come a causa dei dolorosi atti di “spoliazione” nei confronti del nostro presidio ospedaliero Giovanni Paolo II, “Lamezia continua ad avere diverse vertenze e problematiche quali le chiusure degli impianti sportivi, dei teatri, della sporcizia. Ma, fra queste problematiche quella assai importante è la Sanità, arrivata oramai ad un vero punto di rottura, uno ‘squarcio’ che ha ‘vampirizzato’ il nostro ospedaleriducendolo ad essere negli orari pomeridiani e notturni un ‘deserto’ con lunghi corridoi bui e reparti chiusi o sottoutilizzati. Un ospedale - ha aggiunto - che se ben protetto non avrebbe nulla da invidiare ad altri nosocomi”.

Panedigrano spinge forte sulla utilità di “un ospedale che sia al servizio di tutta la Regione, e per questo - ha rimarcato - è necessario che l’ospedale faccia parte integrante della fusione della azienda sanitaria catanzarese (Mater Domini e Pugliese-Ciaccio). Ciò sarebbe un vantaggio anche in termini economici, perché consentirebbe ai cittadini bisognosi di curarsi nella loro regione invece di farlo fuori la Calabria”. Giuseppe Gigliotti (Comitato malati cronici) ha parlato invece di diritti negati. “Non si tratta solo di vertenza-Lamezia ma anche della negazione di sacrosanti diritti, tramutatisi in negatività che hanno portato Lamezia ad alti livelli di degrado e squallore”. A “porre l’accento” su altre disfunzioni inerenti la città è Felice Lentidoro (Tribunale dei diritti del malato): “A molte scuole manca il certificato di idoneità, mentre per la sanità, ha osservato, che questo territorio non può essere dimenticato e bisogna dare dunque manforte alla vertenza Lamezia”.

Parere unanime a quello dei comitati sulla sanità e sul “prendere in mano la sanità lametina” lo dà Riccardo Viola (Comitato 4 gennaio). A dare un suo contributo all’incontro è Sebastiano Barbanti (Pd) che ha evidenziato “l’importante ruolo di ‘pungolo’ portato avanti dai vari comitati”. A concludere è l’intervento del consigliere regionale Antonio Scalzo che, parlando nella sua veste di medico, oltre ad esprimere la sua contrarietà al commissariamento della sanità, ha posto l’accento su un tema fondamentale per la stessa cioè la programmazione: “In questa delicata materia non si può improvvisare ma è sempre necessaria una programmazione completa per fornire una sanità di qualità. Inoltre - ha concluso - una grande azienda sanitaria non è una novità, anzi ben venga, ne esistono tante come quelle della Lombardia”. In conclusione Scalzo ribadisce, “una legge che non sia a favore dell’ospedale di Lamezia non la voto”.

Francesco Ielà

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