Lamezia, incontro Mare pulito: "Una battaglia che deve interessare tutti i cittadini"

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Lamezia Terme - “La battaglia per un mare pulito deve interessare tutti i cittadini, perché il mare non appartiene al singolo ma a tutti”. Così nel suo intervento il sindaco di Nocera Fernanda Gigliotti nel convegno inerente il mare e le sue condizioni nell’area centrale tirrenica della Calabria. “Da anni, ormai troppi - ha spiegato Anna Mancini - a causa dell’inquinamento le acque tirreniche diventano sempre più preoccupanti e ‘inospitali’ impedendo il sacrosanto diritto di utenti, di ogni fascia d’età, a tuffarsi e trovare un po’refrigerio dalla calura estiva” e tutto ciò, ovviamente, compromette anche la salute dei bagnanti. “Pertanto - ha aggiunto Anna Mancini - è stata presentata una corposa denuncia-querela di 25 pagine corredata da documenti fotografici e CD riguardante la situazione sulla costa marina fra Curinga e Nocera”. Estensore dell’atto è l’avvocato Aldo Ferraro.

L’atto di denuncia-querela è stato presentato il 2 e 3 febbraio alla Procura della Repubblica di Lamezia Terme, territorialmente competente alla procura di Catanzaro e alla DDA. L’atto ha l’intento di evidenziare come l’inquinamento che attanaglia il mare, invaso da bollicine, schiuma, chiazze marroni e rifiuti di ogni genere sia “una problematica di estrema attualità”, perché il mare è una risorsa che se valorizzata a dovere diverrebbe vero e proprio volano di sviluppo per l’economia calabrese. “Per la redazione della querela presentata alla Autorità giudiziaria è stato fondamentale l’ausilio dei cittadini che hanno fornito diverso materiale fotografico sui posti sporchi. Fondamentali sono state anche le analisi e i tanti reportage condotti da giornalisti e da Legambiente con Goletta Verde. Le analisi di questi servizi d’inchiesta hanno riportato le notevoli quantità del batterio Escherichia coli (il doppio previsto dalla legge) presenti nelle acque marine poste sotto esame”. “Ciò che è avvenuto - ha così concluso il suo intervento l’avvocato - non è irreversibile pertanto non è da considerarsi come disastro ambientale bensì inquinamento ambientale dovuto a negligenza”.

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Il sindaco di Nocera Terinese Fernanda Gigliotti porta avanti le ragioni del suo Comune e delle condizioni del depuratore di Nocera. “Il nostro depuratore costituisce una piattaforma funzionante che restituisce ai fiumi e al mare acqua perfettamente pulita, senza alcuno sversamento di sporcizia. Inoltre ci facciamo carico dei rifiuti di altri comuni, quelli di Amantea e di Belmonte. Però - ha aggiunto - se a funzionare è un solo depuratore, e gli altri no, serve a poco”. “In tutto questo - lamenta ancora la Gigliotti - c’è da considerare gli alti costi per la manutenzione di un impianto e, un solo comune, non può farne fronte. Quindi è necessario un intervento pubblico per evitare di gravare troppo le spese dei nostri comuni. Sarebbe opportuno realizzare degli impianti a biogas o a biometano che raccolgono i fanghi formatisi nelle vasche dei depuratori e li trasformano in energia come avviene in alcune regioni (il Veneto). Il costo per realizzare questi impianti sarebbe uguale, o quasi, alla spesa sostenuta per smaltire tali fanghi che sono la causa di quella fastidiosa striscia marrone che si presenta nel mare”.

“Tutelare quindi con i soldi del masterplan per la Calabria il nostro paesaggio”. L’ultimo intervento è degli altri esponenti del comitato per la salvaguardia del mare è di Tonino Nirello Presidente del CNA Balneatori che ha delucidato come, “questa sarà l’ultima denuncia che faremo, perché noi chiediamo il meglio per il nostro mare e la nostra costa auspicandoci di avere un fattivo supporto da parte della Regione”.

Francesco Ielà

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