Mascaro ai cittadini: “Vinceremo al Tar ma intanto consegno Lamezia a voi e non ai burocrati nominati dall’alto” - VIDEO

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Lamezia Terme – “Avremo presto le motivazioni, vinceremo al Tar ma resterà comunque un abuso ai vostri danni, ai danni di un’intera comunità. Se oggi sono qui è soprattutto per consegnarvi il testimone del Governo cittadino. Non voglio passarlo ai burocrati nominati dall’alto, ma a voi per stringere un patto, perché la città deve essere del popolo, pronto a difenderla sopra tutto”. 

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L’ultima uscita pubblica per guardare in faccia i cittadini e congedarsi ufficialmente da sindaco della città. Paolo Mascaro da domani tornerà a fare l’avvocato, ma prima ha voluto salutare, i tanti, tantissimi accorsi che l’hanno accompagnato in questo percorso, interrotto bruscamente proprio ieri sera, con la definitiva decisione del consiglio dei Ministri. Con lui gli amici di sempre, la sua Giunta e i suoi consiglieri, nonostante tra di loro qualche assenza, ma anche un numerosissimo pubblico. Le lacrime di questi giorni lo hanno accompagnato sino a quando non è salito sul palco allestito a Chiostro San Domenico, per poi lasciare posto alla foga che lo ha sempre contraddistinto durante la campagna elettorale.

"Lamezia stava rinascendo con il ripristino delle buone regole"

Illustra nuovamente ai cittadini numeri, atti, delibere che ormai da qualche mese si porta dietro in tutti i suoi incontri pubblici. “Nel momento in cui ad una Amministrazione accade qualcosa di inspiegabile, non dovrebbe restare nessuno accanto, invece questa sera ci sono tante presenze, c'è la città. Lamezia dimostra che si possono sconfiggere anche le regole negative dell’umanità – afferma – questa sera vi leggerò date significative che mostrano quanto sia stato fatto per contrastare la criminalità, e senza polemiche sulla passata gestione, quanto si è fatto per ripristinare le buone regole amministrative, perché Lamezia stava rinascendo anche grazie ai debiti sanati". 

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"Vinceremo al Tar ma resterà un abuso ai vostri danni"

Poi l’ormai ex sindaco non può che ripercorrere quanto accaduto da quando la commissione d’accesso si è insediata in via Perugini, dalla proroga, alle memorie da lui inviate senza risposta alcuna. “Un giorno capiremo che questo consiglio comunale verrà sciolto non in base a quanto scritto sull’articolo 143 del Tuel – afferma ancora – e quando si sapranno le motivazioni smentirò tutto in maniera incontestabile. Ma il ricorso al Tar non impedirà che il diritto di una comunità venga violato per mesi e mesi, e questo perché non si sono trovate nemmeno tre ore per ascoltarmi. Anche la convocazione recente in Prefettura – ricorda Mascaro – è stata farsesca – mi sono presentato con un malloppo di carte sotto il braccio ma mi viene detto che sono stato ricevuto solo per cortesia istituzionale, perché avevo intrapreso lo sciopero della fame”. Poi un ringraziamento alla Giunta e ai consiglieri seduti dietro di lui: “Vi ringrazio, ringrazio chi di voi non è fuggito ma è restato accanto a me in questo momento di difficoltà”.

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Ma l’ultimo appello, il più importante, resta quello che rivolge ai cittadini: “Stringiamo questa sera un patto – aggiunge l’avvocato Mascaro – io affronterò le battaglie in sede giudiziaria, ma la regia, il testimone della città, deve restare a voi cittadini. Senza distinzioni politiche vi passo il testimone e dovete promettermi che difenderete voi questa terra”.

"Sulla Sacal dovrete essere la mia voce, difendetela, vi imploro"

I toni si alzano quando parla della Sacal e della gestione del sistema aeroportuale calabrese. “Dovete far sentire il vostro fiato sul collo con la Sacal, perché con essa si gioca la partita più importante. Da tanto ormai non si parla della nuova aerostazione, e se i finanziamenti andranno a finire altrove, l'aerostazione non si realizzerà mai, vi imploro”. Una raccomandazione anche sull’area industriale, sul Piano Api, e soprattutto sul piano strutturale comunale. “Senza l’approvazione del Psc questa città morirà, le misure di salvaguardia lo soffocheranno. Dovete battere i pugni, inoltre, per la sanità. Non so se i commissari staranno accanto al coordinamento 19 marzo, ma se non ci saranno loro, dovranno esserci i cittadini”.

Infine, tra i saluti e i commossi abbracci, la conclusione citando le parole di San Paolo: “Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho mantenuto la fede, manteniamo tutti la fede per questa terra, andate avanti per una Lamezia che eviti la voglia di preferire il proprio orticello alla crescita di una comunità, difendete Lamezia, perchè per Lamezia siamo pronti anche a dare la vita”. 

Alessandra Renda

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