Lamezia: incontro tra Guccione e Terzo settore su temi sociali

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Lamezia Terme – Un incontro tra una delegazione del Forum del Terzo Settore Calabrese e l’assessore alla Politiche Sociali al Lavoro ed alle Attività Produttive Carlo Guccione, ha sancito l’apertura di un dialogo e di un confronto sui temi sociali che verrà formalizzato attraverso un’apposita delibera.

“I ritardi accumulati nel campo delle politiche sociali – come si legge in una nota del Forum regionale del Terzo Settore – nel  corso degli ultimi 15 anni sono infatti enormi; all’assenza di programmazione in termini di servizi sociali, territoriali e socio assistenziali corrisponde una mancata attuazione di alcune leggi: come la 328/2000, recepita dalla regione Calabria con la legge 23 ma sostanzialmente non applicata, o la legge 383 sulle associazioni di promozione sociale.

A ciò si aggiunga che la quota di risorse pro capite per rispondere ai bisogni delle fasce più deboli e dimenticate della popolazione, è talmente bassa da assicurare alla nostra regione il triste primato di ultima in Italia. La Calabria è infatti la regione che investe meno in politiche sociali, con 25 euro pro capite per cittadino, contro una media nazionale di oltre 120 euro pro capite.

La previsione di Bilancio - circa 20 milioni di euro - non riesce neanche a coprire il fabbisogno dei servizi strutturati (case famiglia per anziani, disabili, minori). Nulla quindi resta per le politiche di prevenzione, di prossimità, di animazione territoriale, di sostegno e contrasto alle povertà. Ad aggravare in modo pressoché irrimediabile la situazione, contribuiscono inaccettabili ritardi nei pagamenti e la inadeguatezza delle rette. Ormai da diversi anni infatti, i servizi socio assistenziali viaggiano con oltre 12 mesi di ritardo nei pagamenti. Molte strutture sono ai limiti del collasso. Eppure nonostante la crisi, se ci fosse la determinazione ad agire contro gli sprechi, a voler modificare e cambiare le cose, integrando ad esempio su tutto il territorio regionale i servizi socio sanitari, si potrebbero recuperare significative risorse”.

La descrizione di queste problematiche ed emergenze è stata fatta presente all’assessore, anche attraverso un documento con una serie di proposte che è stato consegnato nel corso dell’incontro, tra cui l’apertura immediata di un tavolo tecnico regionale; la ridefinizione degli standard e dei servizi socio assistenziali; la definizione di un tavolo tecnico ad hoc sulla salute in relazione alle fasce svantaggiate, mantenimento e possibile aumento del personale degli enti locali dedicato al comparto sociale; definizione di una procedura di pagamento che garantisca la liquidazione delle rette agli enti gestori dei servizi entro 90 gg, ricostituzione del fondo previsto dalla legge regionale 19/2013 sottratto per LSU.

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