Lamezia, la staffetta di coraggio che ha salvato Salma e il fratellino di pochi mesi dalle fiamme di Cafaldo

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Lamezia Terme - Una staffetta di coraggio e di altruismo ha fatto in modo che il terribile incendio scoppiato due giorni fa nell'abitazione del quartiere Cafaldo non si tramutasse in una vera e propria tragedia. Salma, la piccola di 10 anni di origini marocchine, si trova ora ricoverata al centro grandi ustioni di Brindisi e non è in pericolo di vita, ma a salvare lei e il fratellino di pochi mesi rimasti intrappolati al terzo piano della casa in fiamme a causa dell'esplosione di una bombola del gas hanno contribuito in tanti. I primi a intervenire sono stati i vicini di casa, e in particolare - stando alle ricostruzioni effettuate dai carabinieri, tra i primi a giungere sul posto - un ragazzo marocchino di 23 anni che, nonostante le fiamme incalzanti, si sarebbe arrampicato su un balcone e su un cornicione per recuperare i due piccoli in pericolo. Un intervento provvidenziale, coadiuvato successivamente da altri residenti di via Boccaccio, che sicuramente è stato determinante per evitare che l'appartamento si tramutasse in quegli attimi concitati in una trappola mortale. A raccogliere il testimone del coraggio oltre ogni limite, ci hanno pensato poi i carabinieri che - non appena si sono resi conto delle condizioni critiche della bambina - non hanno neanche atteso l'arrivo di un'ambulanza e hanno caricato la piccola a bordo di una gazzella dell'Arma e si sono precipitati al Pronto soccorso. C'è da dire, fra l'altro, che all'interno del piccolo stabile si trovavano oltre a Salma e al fratellino altri tre minori, che fortunatamente sono riusciti ad abbandonare la casa senza riportare alcuna conseguenza fisica.

E questa storia di dolore, anche dopo il terribile incendio che ha reso inagibile la casa, riserva un nuovo carico di coraggio e altruismo, rappresentato dalla straordinaria gara di solidarietà che si è attivata nella città di Lamezia Terme attorno a questa famiglia che, all'improvviso, ha perso tutto. Da ieri infatti, grazie a una fitta rete di collaborazione tra associazioni, istituzioni e semplici cittadini è partita una raccolta fondi e di beni di prima necessità che testimonia il grande cuore di una comunità che, seppur alle prese con una pandemia e una quotidianeità stravolta dall'emergenza Coronavirus, ha deciso di non voltarsi dall'altra parte.

G.V.

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