Lamezia: Lacrime, ricordi e tante rose rosse per l’ultimo saluto a Graziella Riga

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di Maria Scaramuzzino

Lamezia Terme, 15 maggio - Rose rosse. Tante rose scarlatte,dal profumo intenso e dai petali vellutati. Un tocco di eleganza e raffinatezza per l’ultima uscita pubblica di Graziella Riga, docente di latino e greco, indimenticabile esponente della sinistra storica calabrese e lametina, donna di grande fascino e di rara bellezza umana e spirituale. Il commiato alla prima parlamentare lametina è iniziato questa mattina nella sala consiliare di corso Numistrano a Lamezia. Sul suo feretro la sua foto, intorno gli amici di sempre ma anche tanta gente comune che hanno sfilato in silenzio nell’aula comunale per porgerle l’ultimo saluto. Nel pomeriggio i funerali religiosi nel vicino duomo; ad officiare il rito i sacerdoti diocesani don Vittorio Dattilo e don Pino Latelli,coadiuvati sull’altare dal diacono Giovanni Maria Cataldi. A rendere omaggio al feretro, i gonfaloni della città di Lamezia, della Provincia di Catanzaro, e del Comune di Cortale, suo paese natìo. Confusi tra la gente molti esponenti politici, sindacalisti, amministratori comunali. Nelle navate della cattedrale lametina tanta gente commossa, gli occhi gonfi di pianto, nella mente i vivissimi ricordi delle tante battaglie condotte da Graziella, una passionaria della politica che si è battuta con tutta se stessa per la sua terra che ha amato in maniera incondizionata. Così come ha amato la politica, considerandola servizio a favore dei cittadini, soprattutto dei più deboli. “In questi ultimi tempi Graziella ha assistito al declino della politica, un mondo che non le piaceva perché non rispecchiava i suoi ideali. Come docente  – ha commentato don Vittorio – non è stata ripetitrice di cose imparate ma trasmettitrice di sapienza”. Il sacerdote ha invitato tutta la comunità a favorire il dialogo e il confronto per superare l’amore di potere e i pregiudizi ideologici. “Dobbiamo darci una mossa contro la decadenza – ha aggiunto don Dattilo – perché a causa del degrado politico, sociale e morale, siamo scaduti”.

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A conclusione della cerimonia religiosa, il sindaco di Lamezia Gianni Speranza, ha rivolto un commosso saluto alla cara amica di tutta una vita. “Sembra un brutto sogno, ma purtroppo è vero che non ci sei più e con te se ne va un pezzo di noi, della nostra vita – ha detto il primo cittadino lametino fra le lacrime – Sei molto cara a tutta la comunità che hai rappresentato sempre al meglio, col tuo impegno come docente e come esponente politica”. Speranza ha ricordato che Graziella Riga all’età di 29 anni divenne consigliera comunale e provinciale, mentre a 31 anni fu eletta parlamentare alla Camera dei deputati. Una carriera politica brillante, contrassegnata da un’attività molto intensa. “ Ti votarono tutti – ha evidenziato ancora il sindaco – in Parlamento ti accompagnò l’orgoglio di tutti noi”. Dopo l’esperienza a Montecitorio, Graziella Riga tornò a scuola dove era stimata e amata da colleghi ed alunni. A ricordare la sua professoressa di latino e greco è stata Luisa Cimino che ha ringraziato Graziella Riga per la lezione politica, culturale e morale, offerta agli studenti sempre con grande autorevolezza. “Ci hai insegnato – ha detto Luisa Cimino – a non permettere mai a nessuno di dirci quello che dobbiamo essere o fare; a non consentire a nessuno di decidere per noi”. L’ultima passeggiata di Graziella Riga, su corso Numistrano, è stata accompagnata dagli applausi e dagli addii sussurrati di chi le ha sempre voluto bene. Un ultimo battito di vita in onore di una donna che se n’è andata all’improvviso, in silenzio e in solitudine, con elegante discrezione così come era stata tutta la sua vita. Coerente, fino alla fine.

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